PADOVA – Straordinaria impresa delle sorelle padovane Gaia e Sara Maragno ai Giochi Paralimpici riservati agli atleti non udenti che si stanno dispuntando a Caxias do Sul, in Brasile.
Le ondine di Camposampiero, che difendono i colori dell’Antares Castelfranco, hanno conquistato martedì due pesantissime medaglie. Gaia, 17 anni ancora da compiere, e la ventunenne Sara hanno vinto rispettivamente la medaglie d’oro nei 50 rana con il tempo di 3461 e quella d’argento nei 100 farfalla con 1’0701, quest’ultima mancando il gradino più alto del podio per tre centesimi. Non contente del risultato ottenuto, si sono ripetute il giorno successivo centrando una medaglia d’argento e due di bronzo.
Quella di metallo più pregiato l’ha conquistata Sara nei 50 stile con 2785, mentre Gaia nella stessa finale si è piazzata quinta in 2849. Le due azzurrine si sono ripetute con le compagne di nazionale Noemi Canino e Jessica Diddoro chiudendo al terzo posto con la 4×200 stile.
Le sorelle Maragno, che nuotano per il club presieduto da Roberto Svaldi e sono allenate da Walter Biasin, Leonardo Tringala e Alessandro Schiavon, frequentano la più grande l’Università a Padova e la più giovane il Liceo Scientifico dello Sport. Sono stati momenti di grandi emozione quelli che hanno regalato al team azzurro: mai infatti prima d’ora, nonostante da oltre cinquant’anni ci sono gare di caratura internazionale, compresi i Giochi, riservate al settore, la selezione italiana aveva raccolti risultati così prestigiosi. Da tenere presente che le ondine padovane si sono permesse il lusso di mettere in riga avversarie che alla vigilia dei Giochi godevano i favori dei pronostici.
LE REAZIONI
«È stata una gioia fortissima e spero che questa sia la prima di tante medaglie – aveva precisato Sara al termine della prima gara – Mi dispiace tantissimo aver perso l’oro per soli tre centesimi». L’emozione più grande l’aveva regalata a distanza di pochi minuti Gaia che appena in acqua aveva fatto subito capire alle avversarie quali erano le sue intenzioni e per loro c’è stato poco da fare. «Grazie a chi ha creduto in me – ha sottolineato dal canto suo Gaia – È per me un onore essere la prima campionessa olimpica della Federazione italiana». «Gaia e Sara sono state bravissime e ci stanno regalando tante soddisfazioni – hanno sottolineato i tecnici dell’Antares – e per questo rivolgiamo loro e allo staff della nazionale le vivissime congratulazioni».
Da tenere presente che il primo giorno Sara Maragno era stata impegnata anche con la 4×100 stile e poco è mancato che il quartetto azzurro salisse sul podio. Dopo un partenza fulminante dell’atleta di Camposampiero le compagne non hanno mantenuto il vantaggio che aveva acquisito e alla fine si sono dovute accontentare del quarto posto. Le due sorelle sono seguite in nazionale da Ivan Sacchi e Mauro Antonini. «Lavoriamo con queste ragazze da soli tre anni – hanno rilevato i tecnici azzurri – ma per due siamo stati fermati dal Covid ed è stato complicato. Questi risultati, però, ci ripagano di tutto».