Deaflympics 2022, la Nazionale di Pallacanestro femminile sorde in finale gli Stati Uniti

0
942 Numero visite

Dopo l’oro europeo di Pescara 2021, un’altra impresa che resterà negli annali quella compiuta dalla Nazionale femminile alle Deaflympics di Caxias do Sul, in Brasile.

Le azzurre di coach Sara Braida battono la Polonia in semifinale (73-58) e volano per la prima volta nella loro storia in una finale olimpica. Gioia incontenibile per un traguardo straordinario e ora sale l’orgoglio di poter lanciare la sfida agli Stati Uniti.

Quella con le polacche è stata una battaglia tosta contro un’avversaria che non ha mai mollato. Le azzurre partono bene (9-4) con la portabandiera Viola Strazzari scatenata, ma a fine primo quarto la Polonia è li; all’inizio del 2° quarto l’allungo con la tripla di Karola Ziccardi (22-11), mentre la Polonia ci mette 4′ per segnare il primo canestro e si va all’intervallo con un rassicurante +12 (34-22). Dagli spogliatoi esce però una Polonia che non vuole arrendersi e quando Strazzari e Sorrentino commettono il terzo fallo coach Braida deve cercare in panchina altre risorse (brava Valentina Todeschini) per tenere botta nel corso di un terzo quarto molto combattuto, in cui il margine si riduce a 7 punti (41-34) per un fallo tecnico affibbiato a Giulia Sautariello, che spende tantissime energie nel contenere la leader della Polonia.

Un canestro di Sorrentino allo scadere del 3° quarto gasa le compagne e si va all’ultimo riposo sul 51-40. Ad aprire le porte della gloria è la tripla di Sautariello al 32’ (56-42) poi Noemi Viana, autrice di una prestazione clamorosa, allunga a +18. Le polacche reagiscono ancora portandosi a -10 (58-48) ma è l’ultimo sussulto, poi le azzurre dilagano con il capitano Simona Cascio che chiude tutti i varchi. La medaglia è già al collo, ora vedremo di che colore.

“Abbiamo preparato la partita provando a dare più indicazioni possibili – racconta coach Sara Braida – perché eravamo certe che le ragazze avrebbero sentito il peso di una semifinale, ma nonostante gli errori per noi sono state perfette. Questa è la vittoria di un progetto nato 11 anni fa e cresciuto manifestazione dopo manifestazione. Oggi abbiamo una squadra competitiva, una dirigenza attenta, uno staff di alta professionalità e una federazione che si prende cura di tutto”.

 

L'informazione completa