“SciaLis” diventa un’associazione. Moelgg, Razzoli e Militello fra i soci onorari

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© 2020 Giulia Bertolazzi

Per affrontare una nuova stagione invernale e per poter includere sempre più aspiranti sciatori che appartengono al popolo dei sordi, Scialis si è trasformata in questi mesi in una vera e propria associazione.

Il debutto conta su tre soci onorari nonché testimonial eccellenti: i campioni azzurri Manuela Moelgg e Giuliano Razzoli e il cabarettista Cristiano Militello.

Ai vertici del neonato sodalizio ci sono invece il maestro Toy Bonadeo e Cinzia Bernecoli come vicepresidente, che hanno seguito il progetto fin dalla sua nascita, a Bielmonte, facendolo crescere oltre i confini del capoluogo. «Dopo la terza edizione dello slalom Scialis quest’inverno, abbiamo deciso di dare concretezza alle nostre attività.

L’associazione ha le stesse finalità della manifestazione sportiva che abbiamo creato nel 2017. Sci e inclusione sono le parole d’ordine per consentire ai sordi, bambini o adulti che siano, di poter superare la disabilità uditiva e imparare a sciare, anche ad alti livelli, entrando nel mondo agonistico per esempio». Se per tutti le piste di Bielmonte saranno il punto di riferimento per seguire lezioni e corsi che avvengono con i mediatori della lingua dei segni (la Lis) l’associazione ha già avviato contatti anche fuori dal Biellese per creare una rete di collaborazioni e giornate dimostrative.

«Grazie agli sponsor – prosegue Bernecoli – vogliamo offrire la possibilità di imparare a sciare a tutte le persone sorde che hanno poca disponibilità economica attraverso lezioni gratuite». Inoltre per promuovere le iniziative di Scialis è stato postato in questi giorni un documentario sul canale Youtube realizzato dal cineoperatore Fabrizio Gulmini. Alessandra Battagin ha segnato tutti gli interventi con la lingua dei segni mentre l’illustrazione del progetto è stata accompagnata dai commenti di Anna e Laura Zegna dell’Oasi Zegna, Franco Ferraris, della Fondazione Cassa di Risparmio e Claudio Bai presidente dell’associaizone Vedovoci, tra i primi ad aver dato fiducia al progetto.

 

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