Europei di volley per sordi a Cagliari

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L’Italia femminile punta alla medaglia d’oro, quella maschile a ritornare sul podio dopo 14 anni. Sono le speranze azzurre per gli Europei di pallavolo Sordi in programma sino al 15 giugno al PalaPirastu e al PalaConi a Cagliari.

In campo otto nazioni per un totale di 13 squadre e 200 atleti. Riflettori puntati sulle donne, vincitrici della medaglia d’argento alle Olimpiadi dei Sordi di Samsun 2017. “Noi ci crediamo – ha detto Alessandra Campedelli, coach della nazionale femminile – puntiamo a una medaglia più splendente di quelle che abbiano conquistato. Ci proviamo, le possibilità ci sono. La squadra ha lavorato molto bene”. Ma ci vogliono provare anche i colleghi maschi. Magari puntando sul fattore sorpresa. “Ho detto ai ragazzi che conta il qui e ora – ha detto il coach Rocco Bruni, alla prima esperienza agli Europei – Sappiamo che qui c’è il podio delle olimpiadi. Però noi giochiamo in casa, non vediamo l’ora”.

Gli Europei sono patrocinati dal Comune e organizzati dalla Federazione Sport Sordi Italia con Esdo (European Sport Deaf Organization), CIP (Comitato Italiano Paralimpico) e Fipav (Federazione Italiana Pallavolo) e l’ASD Sinnai braccio operativo sul territorio che quest’anno festeggia il suo 50/o compleanno. Fischio d’inizio al PalaPirastu giovedì alle 15,30 con il maschile: c’è subito Italia-Polonia. Alle 18,30, subito dopo la cerimonia d’apertura, Italia-Polonia femminile. La prima fase dell’Europeo l’8 giugno vedrà poi le sfide Italia-Ucraina (femminile) alle 16 e Italia-Ucraina (maschile) alle 18,30. Il 9 giugno Biolorussia-Italia (maschile) alle 18,30. Italia-Francia (donne) sarà disputata l’11 giugno alle 18,30 e alla stessa ora, il giorno successivo, il 12 giugno, Russia-Italia (donne).

“Quattro anni fa in occasione del Campionato Europeo di Parigi – ha detto il presidente Fssi Guido Zanecchia – l’Italia era solo uno tra i Paesi candidati a ospitare il torneo. Oggi quell’ambizione si realizza a Cagliari, scelta dalla Federazione grazie alle sue peculiarità, caratteristiche e capacità di accogliere eventi sportivi anche di caratura internazionale”.

http://www.ansa.it

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