Paralimpici, pallavolo sordi, da oggi a sabato la Champions a Bergamo

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La pallavolo sordi, con quell’inno segnato, quella medaglia di quest’estate alle Olimpiadi, è ancora nel cuore di chi ama il volley. E la Champions League della pallavolo torna a Bergamo. Non parliamo dei periodi d’oro della Foppapedretti e neanche del trofeo più ambito del volley europeo femminile.
Elena Sandre
Latina
Ma di un altro evento che accende l’ennesimo riflettore sullo sport paralimpico, precisamente quello che riguarda il movimento sportivo sordi, balzato quest’estate agli onori della cronaca sportiva per quel meraviglioso argento vinto dalla rappresentativa femminile di pallavolo alle Deaflympics, le Olimpiadi dei sordi, che si sono svolte a luglio a Samsun, in Turchia, e che ha permesso alla squadra azzurra di entrare in gara per i Gazzetta Awards nella sezione paralimpica. Inizia oggi e si chiude sabato sera la Deaf Volleyball Champions League Europe e coinvolgerà un totale di 19 squadre, 11 femminili e 8 maschili per decretare quali sono le compagini regine d’Europa nell’ambito della pallavolo praticata da atleti sordi che, durante tutto l’anno, giocano sia in campionato Fipav, insieme a compagni normodotati, con l’utilizzo o meno di impianti e apparecchi, sia in tornei organizzati dalla Fssi (Federazione Sport Sordi Italia). A rappresentare l’Italia a Bergamo ci saranno tre team: nel femminile la Brescia e il Gss Ancona che porta alto l’onore italiano anche nella maschile. Polonia, Ucraina, Francia, Repubblica Ceca, Russia: queste le nazioni dalle quali arrivano le squadre partecipanti. E una città come Bergamo, che la pallavolo la ama profondamente da sempre, non poteva non essere presente, con tanto di madrine che arrivano dalla “Foppa” nazionale: Miriam Sylla e Mina Popovic tengono infatti a battesimo la manifestazione mentre, in chiusura di evento, sabato sera, interverrà anche Davide Mazzanti, allenatore della nazionale femminile seniores.

L’ORGANIZZAZIONE — “La Champions è una manifestazione creata da noi in Italia, ci sentiamo un po’ i genitori – racconta Massimiliano Bucca, delegato Fssi – Nel 2014, fu un’idea mia e del presidente della Fssi Guido Zanecchia quella di dar vita a questo torneo. In Europa, a livello di movimento, nel volley sordi, non c’è un grande sviluppo se confrontato con altre discipline. E Pesaro, nel 2014, fu la prima edizione della Deaf Champions League, poi seguita dal Belgio, Rimini e ora Bergamo. Per gli atleti è anche un’occasione di turismo culturale: in 19 squadre ne sono presenti più di 200 persone. La Fssi non organizza solo eventi di natura sportiva: il messaggio è abbattere le barriere della comunicazione, la fonte vera dell’isolamento dei non udenti”. Quattro gli impianti coinvolti: il PalaNorda, l’Italcementi, la Palestra della Celadina in via Flores e la Palestra “Lorenzo Lotto” di via Furietti alla Malpensata. La Deaf Champions League 2016 si era svolta sempre in Italia ma a Rimini con una supremazia netta della Russia, sia nel maschile che nel femminile e con il bronzo italiano di Brescia nel femminile e di Latina nella maschile. La squadra da battere è quella del Kaluga (che nella finale di un anno fa piegò Kiev 3-0), mentre tra i maschi detiene il titolo Surgut che sconfisse, sempre Kiev, ma 3-2. Queste le squadre in lizza per l’edizione 2017 maschile: AS Poitiers (Francia), GSS Ancona (Italia, Kiev (Ucraina), NCVSM Nowosibirsk (Russia), SK Olympia Praha (Repubblica Ceca), Mazowsze (Polonia), SPS Paris (Francia) e Khamao-Ugra (Russia). Per la femminile: ALSK Torcy (Francia), ASLS Brescia (Italia), DSV Dorswedo NL, GSS Ancona (Italia), Kaluga (Russia), Kiev (Ucraina), Mazowsze (Polonia, NCVSM Nowosibirsk (Russia), SK Olympia Praha (Repubblica Ceca), SPS Paris (Francia), St Petersburg (Russia). “Le squadre russe sono davvero di altissimo livello – continua Bucca – si parla di una serie B che tende alla serie A, per fare un paragone con l’Italia. Se a livello di nazionale, la rappresnetativa azzurra riesce a competere, per quanto riguarda i club, si fa un po’ più di fatica. Comunque, siamo da podio e, ovviamente, le partite vanno sempre giocate”. La manifestazione è riservata alle prime due classificate dei rispettivi campionati europei. All’appello, per la maschile, manca Brescia: “Purtroppo, gli atleti sordi non sono nelle disponibilità delle società tesserate Fssi sempre e comunque. Ci sono stati alcuni infortuni e Brescia si è ritrovata con 8 giocatori, preferendo non partecipare. Infine, ci sarebbe dovuta essere anche una squadra turca ma purtroppo il capitano è morto in un incidente e hanno comprensibilmente rinunciato”. Appuntamento, quindi, con la cerimonia di apertura, ore 18: è volley ragazzi, grande volley.

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