Champions League Bergamo, le madrine Sylla e Popovic: “Liete di rappresentare lo sport senza barriere”

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Bergamo, 23 novembre – «Quando la società ci ha comunicato questa iniziativa lunedì scorso chiedendoci di partecipare, eravamo curiose e siamo andate subito a cercare in rete qualche informazione in più. Poi abbiamo visto il video in cui le atlete sorde interpretavano l’Inno Nazionale, è stato bellissimo». Parola di testimonial, parola di Miriam Sylla.

La schiacciatrice della Foppapedretti prescelta come madrina della 4a edizione della Champions League di volley per sordi insieme alla compagna di squadra Mina Popovic, che ne condivide lo stupore e l’ammirazione per un movimento sportivo in costante crescita: «Non sapevo ci fossero competizioni del genere, poterle toccare con mano è una cosa bellissima – afferma -. Siamo contente del ruolo che ci è stato assegnato, lo assolviamo con piacere e convinzione: tutti hanno diritto di praticare la disciplina preferita, non solo noi normodotate. Del resto anche noi usiamo i segni, no?».

«Per chiamare gli schemi e le palle è inevitabile, ma vedendo loro in allenamento siamo rimaste colpite per il modo particolare che hanno di comunicare – ribatte Sylla chiosando le dichiarazioni di prammatica prima della cerimonia di apertura al PalaNorda -. E poi il fatto che urlano dopo ogni punto è la dimostrazione che siamo tutti uguali. Lo sport con le barriere proprio non va d’accordo: è una questione di impegno, di vocazione e di emozioni».
Ufficio Stampa
Champions League Pallavolo Sordi
Bergamo

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