La Champions League di volley per non udenti lascia Rimini dopo un week-end di grande intensità, tecnica ed emotiva, con un bilancio molto positivo in termini sia agonistici che di promozione sociale e culturale.
Massimiliano Bucca, team manager della Federazione Sport Sordi Italia, traccia un bilancio della manifestazione con tanti segni positivi, ma anche con qualche nota meno lieta. “È stata sicuramente una bella edizione di questa manifestazione, si è creato un ottimo gruppo, ha vinto decisamente il fair-play. Questo al di là del livello tecnico delle squadre, piuttosto alto a detta degli stessi addetti ai lavori. Tutto ciò a testimonianza che lo sport dei sordi è uno sport di primario livello, si fa guardare da un pubblico vasto”.
La lista delle note liete è abbastanza lunga. “Direi un’organizzazione efficiente, straordinaria – continua Bucca – legata al lavoro di tutte le parti che vi hanno contribuito, quindi il Comitato Organizzatore, Esatour Sport Events, la Federazione, il Comune di Rimini. Al Technical Meeting le squadre ci hanno tutte fatto i complimenti, in particolare sono piaciuti l’organizzazione di alto livello, i trasporti, gli impianti ed anche avere un testimonial come Andrea Lucchetta mostra un certo interesse”.
Infine una piccola nota negativa, lo scarso coinvolgimento del territorio: “Lo dico con spirito assolutamente costruttivo, un punto negativo è stato quello relativo alla scarsa partecipazione della città, parlo in particolare del mondo sportivo. Malgrado l’invito non sono state coinvolte le scuole alla mattina, ma anche le associazione sportive che giocano la pallavolo potevano portare i lori ragazzi, avrebbero visto un ottimo spettacolo tecnico ed una realtà importante come il volley per non udenti. Quando ho trovato realtà locali sensibili, hanno spinto affinché le associazioni sportive del territorio fossero presenti”.
Icaro Sport