Gerardo Di Gruccio di Teggiano fa incetta di medaglie ai Mondiali di Arti Marziali per sordi

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La nazionale italiana sordi di karate ha fatto incetta di medaglie ai campionati del mondo che si sono svolti dal 18 al 24 luglio a Samsun, cittadina costiera della Turchia ed a guidare la squadra azzurra, nella qualità di direttore tecnico c’era Gerardo Di Gruccio, 53enne di Teggiano, non udente e che da diversi anni ha assunto il ruolo di direttore tecnico nell’ambito della FSSI (Federazione Sport Sordi Italia) per quanto riguarda le arti marziali (karate, judo e taekwondo).

di Erminio Cioffi

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La squadra italiana ha ottenuto il miglior risultato di sempre per quanto riguarda le partecipazioni ai campionati del mondo. Infatti gli azzurri sono tornati a casa con 7 medaglie in valigia (1 oro, 3 argenti e 3 bronzi), invece nella precedente edizione che si è svolta in Venezuela nel 2012 le medaglie conquistate erano state 6.

“E’ stato un risultato eccezionale – ha raccontato Gerardo – per la nazionale ed il merito va agli atleti (Giuseppe Longobardi, Daniele Di Guido, Giuseppe Alibrandi, Marco De Luca, Oronzo Barletta) ed a chi ha sostenuto la nostra partecipazione al campionato iridato. In particolar modo un ringraziamento va al Presidente federale Guido Zanecchia, alla segretaria generale Paola Valli, al prof. Massimo Bucca referente per le arti marziali, all’ing. Giuseppe Longobardi ed alla sua famiglia ed all’arbitro internazionale Claudio Scattini”.

Gerardo pratica le arti marziali da oltre 30 anni e prima di essere direttore tecnico è stato anche allenatore della nazionale. “Nell’ambito delle arti marziali – ha spiegato – ci sono moltissimi praticanti in tutta Italia e posso anticipare che alle prossime olimpiadi che si terranno il prossimo anno sempre in Turchia, nella nazionale di Judo, per la prima volta ci sarà anche un ragazzo non udente del Vallo di Diano, si tratta di un 18enne di San Pietro al Tanagro allievo del maestro Pietro Amendola (New Kodokan di San Pietro al Tanagro ndr)”.

A dimostrazione del fatto che la disabilità non costituisce una barriera bensì può e deve essere un elemento di unione, c’è un particolare non da poco da sottolineare: si tratta della figura dell’allenatore della nazionale, Luca Nicosanti, che è un agente di Polizia ed è udente.

“Sono tantissime le persone udenti – conclude Gerardo Di Gruccio – che hanno a vario titolo legami con il nostro sport e posso assicurare che non esiste nessun tipo di problema nella comunicazione perchè non solo si può comunicare con la lingua dei segni ma si riesce a comunicare anche con lo sguardo e con il cuore”.

– Erminio Cioffi –

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