Una giornata nel segno dell’inclusività e dell’esempio del patrono dei sordi, che salvò un bambino non udente occupandosi della sua istruzione e del suo inserimento sociale. L’ha voluta la pastorale che ha aperto una catechesi per disabili
servizio di Rita Campanaro – montaggio Antonio Lopez – VIDEO
Il presidente del Consiglio Regionale Ena Calabria Antonio Mirijello “parla” nella lingua dei segni in occasione di San Francesco di Sales, protettore delle persone sorde: così la parola di Dio è davvero per tutti, anche per chi non può sentirla. Questo il senso della messa in lingua dei segni organizzata per le persone sorde a Lamezia.
A tradurla, infatti, ci pensano le interpreti LIS
La celebrazione rappresenta una tappa importante del cammino della diocesi di Lamezia che si è aperta alla catechesi per le persone con disabilità.
Secondo monsignor Serafino Parisi, vescovo lametino, “poter ospitare i sordi nella chiesa di San Domenico rende l’inclusività un fatto reale. In questo modo è possibile far arrivare anche a loro la bellezza la freschezza della parola di Dio”.Don Agostino Stasi, responsabile pastorale alle persone con disabilità dell’ufficio catechistico regionale, lo vede invece come “un segno di speranza proprio perché la celebrazione eucaristica deve poter essere per tutti”.