OSIMO, 21 OTT – In occasione della Giornata Europea della sordocecità (22 ottobre), la Lega del Filo d’Oro, con sede a Osimo (Ancona), da 60 anni al fianco di chi non vede e non sente, riaccende l’attenzione su questa “disabilità specifica e complessa, e pone l’accento sul pieno riconoscimento dei diritti e sull’importanza di fare rete, investire nella ricerca e nella formazione per garantire maggiore inclusività”.

“Le persone con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale, oltre un milione e 400mila in Europa (lo 0,3% della popolazione residente, il 2,5% per gli anziani) e oltre 360mila in Italia (lo 0,7% della popolazione), – ricorda la Lega del Filo d’Oro – rappresentano una fascia non trascurabile di popolazione, spesso invisibile, che rischia di essere confinata nell’isolamento imposto dalla propria disabilità a causa dell’assenza di efficaci processi di analisi dei loro bisogni specifici, delle barriere e delle disuguaglianze che sono costrette ad affrontare”.

Il 22 ottobre, inoltre, nell’ambito del progetto SAIS – sensibilizzazione, accessibilità e indipendenza delle persone sorde – 2.0, promosso dalla Regione Marche e realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministro per le disabilità, la Fondazione organizza in collaborazione con il Consiglio Regionale ENS Marche, il workshop online “I sistemi di comunicazione utilizzati dalle persone in condizione di sordocecità e disabilità plurime psicosensoriali”, dedicato agli operatori dei servizi pubblici e sanitari e volto a favorire la conoscenza della sordocecità e dei principali sistemi di comunicazione utilizzati dalle persone che vivono questa condizione.

“Questa Giornata così importante ci permette di ricordare che la nuova definizione di sordocecità, che si auspica possa essere approvata rapidamente anche dal Parlamento, rappresenta un cambiamento cruciale per chi vive con questa disabilità – dichiara Rossano Bartoli, presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro Ets, Ente Filantropico – Il riconoscimento della sordocecità, indipendentemente dall’età, è fondamentale per garantire pienamente il diritto alla salute e all’assistenza, oltre a promuovere l’autodeterminazione.

La sfida del pieno riconoscimento della sordocecità come disabilità specifica non può limitarsi a un, pur necessario e atteso, miglioramento dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria, ma deve tradursi in politiche inclusive. La Lega del Filo d’Oro è impegnata da 60 anni nel promuovere una qualità di vita migliore per chi non vede e non sente, il pieno riconoscimento dei loro diritti, l’abbattimento delle barriere che ostacolano la loro autonomia e una loro reale inclusione all’interno della società, ma per farlo abbiamo bisogno del sostegno di tutti, a partire da quello delle Istituzioni”. (ANSA)

Redazione Tiscali

 

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