Hawa, donna sorda e attivista somala, racconta la sua storia legata ad Annalena Tonelli, missionaria assassinata. In visita a Forlì, tiene incontri per ricordare chi l’ha aiutata
La storia Hawa narra due vite. La sua e quella di chi l’ha curata, cresciuta, seguita, amata, Annalena Tonelli. Hawa, donna somala, sorda, attivista per i diritti civili, è stata alunna nella scuola di Annalena Tonelli a Borama nel Somaliland, luogo in cui, il 5 ottobre 2003, la missionaria forlivese venne assassinata.
Hawa è in visita a Forlì per quattro giorni. Terrà due incontri aperti al pubblico; il primo oggi al Centro Pace di Forlì (via Andrelini 59), alle 18, organizzato in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi; sarà infatti presente una interprete in Lis (la lingua dei segni). L’altro incontro si terrà al ’Comitato per la lotta contro la fame nel mondo’ (via Lunga), domani alle 19.
Hawa, assieme ad altri studenti sordi, vent’anni dopo l’assassinio di Annalena (anno scorso) tornata nella scuola per piantare un albero in memoria proprio della missionaria forlivese.
Divenuta sorda assieme a sua sorella all’età di 8 anni, Hawa viene esclusa dal sistema scolastico. È la madre delle due bambine a non arrendersi e, qualche anno dopo, scoperto attraverso la radio che una ’donna bianca’ (Annalena) aveva aperto una scuola per sordi, decide di attraversare le montagne. “Sono debitrice ad Annalena di ogni cosa”, confessa Hawa.
di Redazione Il Resto del Carlino – Forlì
di Matteo Naccari