Il sogno di Jacopo e Francesco: sfidare l’autismo correndo la prossima maratona di New York

Frank e Jaki hanno lanciato un video-appello sui social invitando gli utenti a offrire un piccolo contributo per la loro causa sportiva oltreoceano: “Abbiamo aperto un crowdfunding sperando di raggiungere almeno 10mila euro”

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Sfidare l’autismo e il ritardo mentale correndo la prossima maratona di New York.

Un sogno che per Jacopo Munegato e Francesco Salerno, 25enni rispettivamente di Segrate e di Monza, si traduce nella voglia di superare i limiti della propria disabilità intellettiva relazionale. Infatti correre accanto a migliaia di appassionati provenienti da tutto il mondo non sarà semplice, ma nemmeno impossibile. “I ragazzi verranno accompagnati da 2 o 3 volontari maratoneti che li seguiranno per tutto il percorso di 42 chilometri e li aiuteranno qualora dovessero trovarsi in difficoltà – spiega Riccardo Calarco, coordinatore della squadra di atletica di asd Silvia Tremolada aps, dove i 2 atleti si allenano 3 volte la settimana – Un evento di questa portata credo sia difficile da affrontare a prescindere dalla presenza della disabilità, anche se nel nostro caso il ‘bagno di folla’ potrebbe comportare un ostacolo maggiore, ma anche solo partecipare sarà per tutti la vera vittoria”.

Arrivare nella Grande Mela, soggiornare e correre la maratona avrà un costo elevato sia per i 2 runner che per gli accompagnatori.

Per questo motivo da qualche settimana Francesco e Jacopo (Frank e Jaki per l’occasione, ndr) hanno lanciato un video-appello sui social, invitando gli utenti a offrire anche un piccolo contributo per la loro causa sportiva oltreoceano. “Abbiamo aperto un crowdfunding sperando di raggiungere almeno 10mila euro – raccontano dall’associazione segratese ‘I ragazzi di Robin’, che accoglie giovani con disabilità fisiche e intellettive anche attraverso attività utili per la collettività e che ha sposato questa sfida – La spesa per 4 o 5 persone, comprese di volo, hotel e pettorale, si aggirerà intorno ai 2500 o 3mila euro a persona, escludendo cibo e trasporto locale”. “Confidiamo nella generosità delle persone anche per superare l’obiettivo – sottolinea Calarco – Per volere dei ragazzi, i soldi che non dovessero servire per il viaggio verrebbero devoluti alla loro società sportiva, che vanta più di 350 atleti con disabilità”.

Nei giorni scorsi, dopo aver visto in tv l’edizione 2023 della corsa, Jacopo ha anche dipinto un quadro con lo skyline newyorkese, che ha dato un ulteriore slancio alle donazioni, arrivate in pochi giorni a 2490 euro: “È piaciuto così tanto che qualcuno ci ha chiesto persino di metterlo all’asta per raccogliere altri fondi”, raccontano dall’associazione I ragazzi di Robin. Manca poco meno di un anno all’evento, ma l’emozione è già alle stelle.

“Francesco da 6 anni si allena, ottenendo premi e medaglie, immaginando di partecipare a una maratona importante come quella di New York e ora che il suo sogno può diventare realtà ha voluto coinvolgere il suo compagno di atletica, Jacopo – raccontano i coach Francesca De Vito, Yukesh Casati, Katja Ferrari e Giulia Lucantoni, che lavorano insieme agli educatori Francesco Fogliaro e Alice Zocchi – Tra loro è stata sintonia a prima vista ed è incredibile come si compensino, dato che l’uno chiacchiera tantissimo, mentre l’altro è taciturno”. “In vista di questo traguardo – assicurano – si stanno preparando molto per intensificare e allungare le distanze, aumentando anche i giorni di allenamento”.

di Francesca Robertiello – La Repubblica

 

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