Due giorni di iniziative rivolte all’intera comunità salentina per celebrare il “pioniere” dell’opera educativa e sociale in favore delle persone sorde. Si svolgerà il 15 e il 16 ottobre prossimi, il programma conclusivo delle celebrazioni del primo Centenario della morte di San Filippo Smaldone, voluto dalla Provincia di Lecce e dal Comune di Lecce, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Lecce e le Suore Salesiane dei Sacri Cuori.
Finalità e dettagli delle manifestazioni in onore del “Santo educatore” sono state illustrate questa mattina da Antonio Leo, vicepresidente della Provincia di Lecce, Carlo Salvemini, sindaco della Comune di Lecce, Monsignor Michele Seccia, arcivescovo di Lecce, suor Ines De Giorgi, delegata Suore Salesiane dei Sacri Cuori, don Carlo Santoro, presidente del Comitato organizzatore Centenario, Salvatore Capone, presidente “TempoPresente APS”, Gianni Di Noi, delegato Centro pastorale dei sordi, Marcello Cartenì, rappresentante Movimenti laicali smaldoniani. La conferenza stampa è stata tradotta in lingua dei segni dall’interprete Lis Paola Sorrento.
Le celebrazioni del primo Centenario della morte di San Filippo Smaldone (Napoli, 27 luglio 1848 – Lecce, 4 giugno 1923), beatificato da papa Giovanni Paolo II il 12 maggio 1996 e canonizzato da papa Benedetto XVI il 15 ottobre 2006, sono state avviate il 15 ottobre 2022 e si chiuderanno tra il 15 e il 16 ottobre prossimo a Lecce.
Fondatore della Congregazione delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori e di numerose “case” dei sordi tra Campania e Puglia (l’Istituto Smaldone a Lecce e nel Salento altre strutture, tra cui, a San Cesario, Trepuzzi, Castro), don Filippo Smaldone ha speso tutta la sua vita impegnandosi, con un forte spirito missionario, a promuovere l’educazione e l’inserimento lavorativo e sociale delle persone sorde in un’epoca in cui erano considerate non autosufficienti, incapaci di intendere e di volere e, quindi, emarginate.
Un’attività benefica intensa, per la quale don Smaldone chiese ed ottenne, nel 1885, il sostegno del Consiglio della Deputazione provinciale di Terra d’Otranto, oggi Consiglio provinciale, che accolse il suo progetto di fondazione dell’Istituto per sordomuti nella città di Lecce. Questa collaborazione proficua con l’Ente provinciale, testimoniata da alcuni carteggi e documenti dell’epoca, è stata la premessa necessaria a far avviare a don Filippo Smaldone l’attività, poi cresciuta e consolidatasi nel tempo, in favore delle persone sorde.
“Abbiamo accolto la proposta delle Suore e lavorato insieme al Comune per realizzare questo evento che ci onora. La Provincia partecipa alle celebrazioni di chiusura del Centenario con l’obiettivo di diffondere la conoscenza dell’operato esemplare di don Filippo Smaldone, santo che è nel cuore dei leccesi e dei salentini, ed esprimere, al tempo stesso, gratitudine al pioniere di un’attività sociale che è stata fondamentale, non solo per il Capoluogo salentino, ma per tutto il territorio provinciale”, ha dichiarato in apertura Antonio Leo, vicepresidente della Provincia di Lecce.
“Esprimo riconoscenza, gratitudine e anche soddisfazione per questa meritoria iniziativa che consente di riconoscere lo straordinario valore inclusivo di un’attività che è stata antesignana e che ha posto, forse inconsapevolmente, la città di Lecce dentro una sorta di modello virtuoso, riferimento per tanti, e che ha anche costruito le premesse metodologiche, culturali, sociali per far sì che anche la legislazione scolastica italiana si determinasse sul fronte dei cosiddetti bisogni educativi speciali”, ha evidenziato Carlo Salvemini, sindaco di Lecce.
“È per me gioia e motivo di soddisfazione essere qui per presentare le celebrazioni e le manifestazioni conclusive di questo anno speciale, nel quale non solo abbiamo ricordato il centenario della morte di San Filippo Smaldone, ma soprattutto abbiamo fatto memoria di un uomo e di un sacerdote santo, fulgido esempio per il clero leccese e non solo. Sento il dovere di ringraziare le suore, la Madre Generale e suor Ines in particolare, per questa grande testimonianza d’amore verso il loro Padre Fondatore; ma anche la Provincia di Lecce che ha voluto sposare un progetto che, oltre che religioso, è anche culturale, riguarda il territorio e dimostra come nel dialogo continuo si possano raggiungere tutti gli obiettivi utili al raggiungimento del bene comune”, sono state le parole dell’arcivescovo di Lecce Michele Seccia.
“Quest’anno è stato snocciolato tutto quello che don Filippo ha fatto. Attraverso le celebrazioni abbiamo avuto modo di comprendere il valore di questo Santo che ha vissuto in punta di piedi, poco conosciuto anche a Lecce stessa”, ha aggiunto don Carlo Santoro, presidente del Comitato organizzatore Centenario e parroco della Parrocchia di San Filippo Smaldone di Lecce, unica parrocchia al mondo intitolata al Santo.
Suor Ines De Giorgi, delegata Suore Salesiane dei Sacri Cuori, ha poi eviudenziato: “Quando si scopre un dono, questo dono è per gli altri. Ma c’è anche la coscienza di responsabilità. Accanto a tanti altri Santi e Beati, possiamo portare San Filippo come modello alle nuove generazioni, come colui che è andato oltre la situazione culturale, pedagogica e sociale dell’epoca per dire una parola di amore, speranza, libertà”.
“Concludiamo l’anno pastorale di eventi spirituali importanti con questa due giorni di iniziative grazie alla Provincia e al Comune che hanno abbracciato e fatta propria questa proposta e voluto rendere un tributo alla figura del Santo”, ha affermato in conclusione Salvatore Capone, presidente di “TempoPresente Aps”.
Il programma messo a punto dalla Provincia di Lecce, d’intesa con il Comune di Lecce, prenderà il via domenica 15 ottobre alle 18, con la celebrazione eucaristica dell’arcivescovo di Lecce monsignor Michele Seccia, presso la Parrocchia di San Filippo Smaldone. A seguire, alle 19, alla presenza delle autorità civili e religiose, si svolgerà la cerimonia di inaugurazione di una stele in marmo, dedicata simbolicamente da Provincia e Comune a don Filippo Smaldone in segno di gratitudine per la sua opera sociale.
Lunedì 16 ottobre, a partire dalle 19, le Officine Cantelmo ospiteranno l’incontro tematico “Don Filippo e Lecce: azione reciproca di un bene sociale”, titolo scelto anche per l’opuscolo dedicato al Santo, che sarà diffuso in questa occasione.
In apertura sono previsti i saluti di Carlo Salvemini, sindaco della Comune di Lecce, Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce, Sebastiano Leo, assessore alla Formazione della Regione Puglia, Luigi De Luca, direttore del Polo Bibliomuseale, Madre Neve Lucia Ingrosso, superiore generale Suore Salesiane Sacri Cuori.
Spazio, quindi, agli interventi di Mons. Michele Seccia, arcivescovo di Lecce (San Filippo e la Chiesa in uscita), Hervé Antonio Cavallera, docente presso l’Università del Salento (Don Filippo, pioniere dell’educazione dei sordi a Lecce), suor Ines De Giorgi, delegata Suore Salesiane dei Sacri Cuori (La missione continua nel tempo), Dario Palma, avvocato e presidente Enac Puglia (…e si apre alle nuove povertà). In chiusura Marcello Mazzotta (Testimonianza di un sordo). I lavori saranno coordinati da Salvatore Capone, presidente “TempoPresente Aps”.
L’incontro, aperto a tutti e, in particolare, ai non udenti attraverso il servizio della lingua dei segni (LIS), sarà animato da due intermezzi musicali. Il primo a cura del Coro di Ippocrate, che eseguirà “Alla gloria del Bernini”, testo mons. Antonio Pellegrino, musica e pianoforte M° Valerio De Giorgi, dirige M° Raffaele Lattante. Il secondo a cura del Coro delle Salesiane dei Sacri Cuori, che interpreterà il brano “Cento anni di fede”, testo Madre Angela Casciaro, musica M°Antonio Parisi, pianoforte M° Valentina Parentera, dirige M° Suor Caterina Bufi.
Redazione CorriereSalentino