Nasce Disabilmente Mamme, Associazione per le donne con disabilità

L’obiettivo è informare e tutelare le donne disabili che intendono intraprendere l’avventura della maternità. Laura Coccia: “Siamo donne accumunate dalla solitudine vissuta durante la gravidanza e nei primi anni della maternità dei nostri figli”

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Redazione Redattore Sociale

ROMA – Prima si sono conosciute sui social, dove hanno creato l’omonimo gruppo Facebook ricco oggi di oltre 3mila follower, poi hanno deciso di costituire formalmente l’associazione “DisabilmenteMamme, nata in concomitanza con l’8 marzo, Giornata internazionale delle donne. “Ho dato vita all’associazione di cui sono portavoce perché vogliamo rappresentare le istanze delle donne con disabilità e in particolare delle mamme”, annuncia Laura Coccia, precedentemente atleta paralimpica e parlamentare.

“Siamo donne accumunate dalla solitudine vissuta durante la gravidanza e nei primi anni della maternità dei nostri figli – spiega –. Internet e il mondo che ci circonda offrono tutte le informazioni possibili sulla gravidanza e la maternità, ma nulla sulla maternità delle donne con disabilità. Ognuna di noi si è scontrata con l’inaccessibilità dei reparti di ginecologia e ostetricia e ci siamo affidate a ginecologhe e ginecologi che non avevano né esperienza specifica né una letteratura scientifica di riferimento.

Insomma l’associazione nasce per mettere al servizio la nostra esperienza, per poter offrire supporto e consigli, ma anche per fare rete e supportare”.

Dal diario sui social alla Rete

Nel 2019 Laura Coccia ha tenuto sui social un diario settimanale della propria gravidanza, lanciando l’hastag #diversamenteincinta e poi #diversamentemamma, divenuto presto popolare in in tutta Italia. “Da quando ho fatto nascere la campagna #diversamenteincinta e #diversamentemamma sono stata contattata da decine di donne con disabilità che volevano intraprendere il percorso della maternità o che erano mamme da poco, ma avevano mille paure in più.

L’associazione nasce proprio con lo scopo di fare rete e cercare di essere da sprone verso le istituzioni che si occupano di welfare per costruire un welfare per la disabilità al femminile”. Tra gli intenti della rete, che si estende su tutto il territorio nazionale, vi è infatti quello di richiamare l’attenzione delle istituzioni nazionali e locali, ma anche dell’opinione pubblica, sulla necessità di costruire politiche di welfare che tengano conto delle esigenze di genere. E tra i progetti futuri? “Abbiamo progettato alcuni ausili, attualmente in via di registrazione, per supportare le mamme con disabilità nella loro vita quotidiana, come per esempio per facilitare l’accesso in mare – conclude la portavoce –.

Ma in cantiere c’è anche una pubblicazione e poi abbiamo l’ambizione di stabilire gemellaggi con i centri antiviolenza per creare un supporto per le donne con disabilità, che sono molto spesso vittime di violenza”.

 

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