Rimini: venerdì in Ospedale esami audiometrici gratuiti nella “Giornata Mondiale della sordità”

La sordità o ipoacusia (perdita dell’udito) è una condizione molto comune e diffusa. L’OMS stima che il 20% circa della popolazione mondiale

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In occasione della II° Giornata di Sensibilizzazione dell’Udito, orientata a “Sensibilizzare la cura dell’orecchio e dell’udito nell’ambito delle cure primarie” che si svolgerà venerdì 3 marzo ed è organizzata dalla Società Italiana di Otorinolaringologia e Chirurgia Cervico-Facciale (SIOeChCF), con la cooperazione della Società Italiana di Audiologia e Foniatria (SIAF) e di 23 Associazioni di pazienti e parenti di soggetti ipoacusici (senza fini di lucro) operanti sul territorio Nazionale, l’UO di ORL di Rimini, diretta dal Dr. Marco Trebbi e il Servizio di Audiologia Foniatria, coordinato dal Dr. Daniele Farneti aderiscono alla iniziativa e aprono il servizio alla esecuzione di esami audiometrici alla popolazione adulta.

Per usufruire della iniziativa sarà possibile prenotarsi  al numero 0541-653037, a partire da domani, 1 marzo, fino a venerdì (sempre nella mattinata, entro le ore 13). Gli esami preventivamente prenotati, verranno eseguiti dalle ore 9,00 alle 12,30 di venerdì 3 Marzo presso il Servizio di Audiologia Foniatria, scala C, piano rialzato, dell’Ospedale Infermi di Rimini.

La sordità o ipoacusia (perdita dell’udito) è una condizione molto comune e diffusa. L’OMS stima che il 20% circa della popolazione mondiale ne sia affetta e che essa si manifesti in maniera invalidante in 430 milioni di soggetti circa. L’incidenza aumenta con l’aumentare dell’età e secondariamente all’aumento dell’aspettativa di vita, sempre più persone ne risultano affette. Per ridurre le possibili conseguenze negative, la perdita uditiva dev’essere identificata e trattata il prima possibile.

L’udito è fondamentale per sentire, capire e comunicare verbalmente e l’orecchio è un organo di senso molto complesso e delicato che necessita di protezione. Diversi fattori possono concorrere a danneggiare il nostro orecchio come particolari farmaci, virus e traumi acustici che sommandosi nell’intero arco della vita portano ad un’incidenza più elevata nella vita adulta-anziana. Si stima difatti una prevalenza di circa il 40-50% nelle persone di oltre 75 anni. 

La perdita uditiva non affrontata incide sull’economia globale con un costo pari a 980 miliardi di dollari all’anno per costi del settore sanitario (escluso il costo degli apparecchi acustici), del supporto educativo, della perdita di produttività e costi sociali. Studi recenti concordano inoltre sul fatto che il deficit uditivo contribuisca al deterioramento della socialità, sensibilità, cognizione e qualità di vita dei soggetti.

Per tali ragioni identificazione e trattamento precoce sono fondamentali per prevenire un deterioramento globale. Riconoscere precocemente i sintomi della sordità e dei problemi all’orecchio è fondamentale per poter intervenire sia sulle possibili cause sia per ridurre al minimo la disabilità che ne deriva. Oltre il 60% dei problemi di udito, infatti,  può essere identificato e affrontato a livello delle cure primarie e l’integrazione tra il medico specialista (otorinolaringoiatra o medico audiologo) e i servizi di assistenza primaria può portare a innegabili vantaggi diretti alla persona.

 

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