3 dicembre. Fand: “L’inclusione delle persone disabili è necessità imprescindibile”

La riflessione della Federazione delle associazioni delle persone disabili alla viglia della Giornata internazionale. Il presidente Pagano: “Nel nostro Paese l’inclusione è condizione indispensabile per la sua stessa crescita, economica e civile”

0
434 Numero visite

“Quest’anno la Giornata internazionale delle Persone con disabilità compie 41 anni.

Quella che celebreremo è infatti una ricorrenza internazionale nata ormai nel lontano 1981, una data che ha segnato l’avvio dell’impegno Onu al fianco delle persone disabili di ogni Paese e al fianco delle loro organizzazioni di rappresentanza, presenti in tutto il mondo.  Dunque l’avvio di un lungo cammino comune – ricorda la Fand in una nota – che ci permette oggi di tracciare, in un quadro internazionale, una breve riflessione”.

Oggi i disabili rappresentano il 15% della popolazione mondiale – si legge ancora nella nota – sono circa  un miliardo e, nel corso della loro vita, quasi tutti devono ancora affrontare condizioni di difficoltà economiche e discriminazioni sociali e culturali nei paesi più avanzati come in quelli poveri. Si tratta – per la Federazione tra le Associazioni nazionali delle persone con disabilità – di ostacoli che ne limitano la piena partecipazione alla vita sociale. “Il tema della mancata inclusione rimane dunque un tema globale e trasversale, che nel prossimo futuro necessiterà di politiche lungimiranti e incisive: l’inclusione è divenuta infatti una necessità imprescindibile, in un mondo che cambia, anche grazie ai mutamenti demografici che ci attendono.  Infatti il  numero di persone con disabilità è in costante crescita a causa dell’invecchiamento della popolazione. Gli studi confermano che a livello mondiale, esiste una stretta correlazione tra invecchiamento e disabilità, soprattutto nei paesi più poveri dove gli individui corrono maggiori rischi a causa di malattie croniche e patologie non adeguatamente curate”.

All’interno di tale contesto mondale la sfida di fondo rimane rimane ovunque la stessa, secondo la Federazione: “includere, grazie alle realizzazione delle pari opportunità e alla promozione dei diritti, rimane oggi l’unica opzione possibile per il benessere di tutti. La diversità resta la condizione indispensabile per la democrazia e la crescita civile  di qualsiasi Paese”.

La nota si sofferma anche sulla situazione italiana mettendo il luce come, nel quadro internazionale, e soprattutto europeo, il nostro risulti oggi fra i paesi più avanzati, avendo fatto significativi passi avanti, sia sotto il profilo legislativo che culturale. “Tuttavia non possiamo non constatare come negli ultimi anni il cammino verso la piena inclusione e la lotta alle discriminazioni si sia via via rallentato: le recenti crisi economiche che si sono succedute, la pandemia, l’avvicendarsi di governi diversi e la conseguente difficoltà ad avviare politiche di lungo periodo sono tutti fattori che tardano l’adeguamento del nostro sistema di Welfare e la fruibilità dei diritti dei cittadini disabili”.

Sempre secondo la Fand, la frammentazione e sovrapposizione negli anni degli interventi legislativi per le disabilità, la scarsità dei finanziamenti messi poi a disposizione, i lunghi tempi di attuazione, spesso ostacolano la realizzazione pratica e l’esigibilità dei provvedimenti legislativi approvati. “Pensiamo solo al lungo iter che attende ora l’attuazione e la futura messa a terra della legge delega sulle disabilità”, commenta la nota.

“Ecco perché, soprattutto nella Giornata internazionale del 3 dicembre, il ruolo delle associazioni dei disabili diviene ancor più importante e decisivo solo insieme potremo far sentire la nostra voce – conclude la nota –. Solo insieme i cittadini disabili (per nascita, incidente o malattia), o gli anziani non autosufficienti (che spesso divengono disabili per età) potranno riuscire a costruire un Paese migliore. Un Paese che sia davvero a misura di tutti, coniugando insieme coesione ed equità sociale”.

“L’inclusione delle persone disabili è ormai una necessità imprescindibile, un tema globale trasversale – commenta il presidente di Anmic e Fand, Nazaro Pagano –. Nel nostro paese diviene condizione indispensabile per la sua stessa crescita, economica e civile”.

Antonella Patete

Fonte: Redattore sociale

 

L'informazione completa