“Il Papa vuole incontrare tutti. E la parola ‘tutti’ include anche i sordi”: lo ribadisce Carmo Diniz, direttore dell’Ufficio Inclusione e Prossimità che opera in seno al Comitato organizzatore locale (Col) della Gmg di Lisbona 2023 (1-6 agosto).
Il responsabile, ricordando la Giornata Internazionale della Lingua dei Segni (23 settembre), spiega che il Col portoghese ha sin dall’inizio adottato la Lingua dei Segni Portoghese (Lgp) e la Lingua dei Segni Internazionale (International Gesture) per comunicare con i pellegrini sordi come testimoniato dalla diffusione in Lgp del messaggio del Papa ai giovani portoghesi, della preghiera ufficiale, dell’inno della Gmg.
Inoltre, sottolinea il direttore, è stato compiuto ogni sforzo per garantire che tutta la comunicazione sia comprensiva dei non udenti: la stragrande maggioranza dei video pubblicati sul sito web e sui social network della Gmg Lisbona 2023 è sottotitolata.
Il passo successivi sarà di organizzare un gruppo di persone sorde e interpreti internazionali in modo da poter avere anche lingue dei segni di altri paesi, oltre a Lgp e International Gesture”.
Durante la settimana della Gmg, rivela Diniz, ci sarà il progetto Mãos que Cantam (Mani che cantano), nato quasi 12 anni fa presso l’Universidade Católica Portuguesa, a garantire che le persone sorde si sentano pienamente incluse nelle cerimonie degli eventi centrali. Un coro di persone sorde interpreterà tutti i canti della liturgia”.