Parte dalla Liguria l’impresa di Salvatore Cimmino: giro d’Italia a nuoto con una sola gamba

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di Alessandro Bacci

Il 57enne affronterà 400 chilometri per accendere i riflettori sui diritti dei disabili. Sabato la partenza da Ventimiglia

Prenderà il via l’8 maggio alle ore 9 dalla spiaggia di Ventimiglia il “Giro d’Italia a nuoto 2021, per i diritti delle persone con disabilità” nell’ambito del progetto “A nuoto nei mari del globo, per un mondo senza barriere e senza frontiere”.  Quasi 400 chilometri. Tra Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Sicilia, Calabria, Puglia, Marche, Lombardia, Veneto e Friuli. La più lunga Palermo Ustica, di 67.

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Protagonista dell’iniziativa un’icona dei diritti delle persone con disabilità per non essere nuovo a imprese del genere: Salvatore Cimmino, uno dei simboli delle battaglie sulla disabilità dell’Associazione Luca Coscioni, realtà attiva a tutela del diritto alla Salute e alla Scienza. Nuotatore campano classe 1964 a soli 15 anni fu colpito da un terribileosteosarcoma, per salvarsi la vita fu costretto all’amputazione della gamba a metà del femore. All’età di 41 anni, dopo innumerevoli problemi fisiologici, sotto consiglio medico Salvatore comincia a nuotare, senza essere mai stato in acqua prima di allora. Dopo otto mesi compie la sua prima traversata senza l’ausilio di protesi performanti, Capri/Sorrento di 22 km. Subito dopo inizia il suo “sciopero nuotando” per attirare attenzione sui problemi del mondo della disabilità.

Nel 2007 organizza il primo “Giro d’Italia a nuoto”, dieci tappe ognuna di 15-17 km circa, da Genova a Trieste. Nel 2009 è nuovamente testimonial per “Il Giro d’Europa a nuoto”, 6 tappe fino a 40 km tra cui lo Stretto di Messina, lo Stretto di Gibilterra, lo stretto di Oresund ed il Canale della Manica, dove detiene il record italiano di tutti i tempi. Nel 2010 comincia il tour “A nuoto dei amri del globo – Per un mondo senza barriere e senza frontiere”, una nuova sfida per conquistare i mari dell’intero pianeta. Ora la nuova sfida sostenuta dall’Associazione Luca Coscioni, attiva a livello internazionale a tutela del diritto alla Scienza e alla Salute.

 

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