Giornata Europea della sordocecità: tanta la strada da fare per il riconoscimento dei diritti

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In occasione della Giornata Europea della sordocecità, 22 ottobre, la Lega del Filo d’Oro pone l’attenzione su questa disabilità complessa

Le persone sordocieche in Italia sono 189 mila, una quantificazione possibile grazie alla prima indagine condotta dall’Istat per la Lega del Filo d’Oro. Ma quante sono le persone sordocieche in Europa? Si stima che siano 2,5 milioni (0,8 milioni sotto 65 anni), lo 0,5% dell’intera popolazione europea. Eppure, i dati ancor oggi non riescono a tratteggiare i confini della reale dimensione di questa disabilità complessa e che in ogni persona può determinare una condizione di isolamento dal resto della società. La fotografia attuale sembra avvicinarsi più a quella della punta di un iceberg che alla realtà. Basti pensare che in Europa, a partire dal 2014, solo tre dei 27 Stati membri hanno raccolto dati ufficiali per il censimento delle persone con sordocecità.

A livello mondiale, la situazione non è differente. Nonostante il crescente impulso verso un cambiamento più inclusivo segnato dagli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM), le persone con sordocecità rimangono ancora confinate ai margini della società. Rappresentano tra lo 0,2% e il 2% della popolazione e hanno maggiori probabilità di vivere in condizioni di povertà e di disoccupazione, con risultati scolastici inferiori rispetto ad altre persone con disabilità e isolati dalla società e dagli affetti.

In Europa, così come nel resto del mondo, mancano dati ufficiali in grado di quantificare il fenomeno e c’è tanta strada da fare per lo sviluppo di un Indice di Classificazione internazionale di Funzionamento per la valutazione della sordocecità.

“La Giornata Europea della Sordocecità, istituita in occasione dell’anniversario della fondazione della European Deafblind Union (EDbU), federazione di associazioni nazionali di e per le persone sordocieche, rappresenta un’occasione molto importante per ricordare che le persone sordocieche, in Europa e nel mondo, rimangono purtroppo ancora invisibili – dichiara Francesco Mercurio, Presidente del Comitato delle Persone Sordocieche della Lega del Filo d’Oro – La strada per il riconoscimento dei nostri diritti è ancora molto lunga, nonostante il Parlamento europeo l’abbia riconosciuta una disabilità specifica nel 2004. La Lega del Filo d’Oro si batte per questo richiedendo la parità di trattamento e opportunità e un esercizio reale dei diritti delle persone sordocieche, fino al rispetto della Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con disabilità in tutti gli Stati membri perché una persona sordocieca partecipe può essere beneficio per tutta la Società”.

Per una persona sordocieca il riconoscimento della sordocecità si basa su valutazioni che non seguono uno standard specifico, con gravi impatti sulla tipologia di intervento e sul piano assistivo. Sviluppare un Indice di Classificazione internazionale di Funzionamento per il riconoscimento della sordocecità è una delle priorità delle Organizzazioni internazionali che operano nell’ambito della sordocecità, perché permetterebbe di fornire una descrizione per la vasta gamma di combinazioni di perdita di vista e udito che causano questa complessa disabilità e faciliterebbe il processo di certificazione e intervento di milioni di persone sordocieche nel mondo.

 

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