Maestro Ezio Bosso “Un grande musicista non è chi suona più forte ma chi ascolta di più l’altro”

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Il bellissimo ricordo pubblicato da fanpage.it 

La musica sarà sempre un punto centrale delle nostre attività e ci piace pensare che in qualche modo, seppur piccolo, anche l’APIC ha contribuito alla diffusione della sua bellezza.

Il Progetto Beethoven, il Progetto APICultura, Il Progetto di Prescrivibilità Culturale, il video Punto di incontro prodotto dai ragazzi del Progetto Hey ti voglio raccontare, ci dicono che la musica e la cultura accessibile sono parte di noi.

Con questa comunicazione intendiamo partecipare il nostro cordoglio per la morte del Maestro Ezio Bosso, siamo dispiaciuti , il nostro ricordo è essenzialmente per la persona, Ezio Bosso lo ripeteva sempre: non mi interessa essere un personaggio, sono una persona per me le persone sono tutte bellissime, ma sapeva anche fare distinzioni fra storie triste e storie belle.

Un ricordo particolare che strapperà un sorriso: incontrandolo al termine di un concerto, prevalse subito una simpatia immediata e siccome già all’epoca il suo modo di parlare non era molto chiaro, chi come noi non sente molto bene mette subito le mani avanti e fa presente il problema; bellissima e spassosa la sua successiva affermazione: <tra persone che hanno qualcosa di “gigio” è impossibile non capirsi!> e giù una risata liberatoria…. grandissimo…..

Ezio non scordava mai di raccontare una piccola grande storia personale , familiare; che ci fa comprendere la sua visione sociale : “Ho combattuto tanti pregiudizi: Fin da bambino ho lottato col fatto che un povero non può fare il direttore d’orchestra, perché il figlio di un operaio deve fare l’operaio, così dicevano”. Lo aveva detto il maestro della scuola elementare al padre operaio, che schiaffo gli ha dato!

La storia del ragazzino che parte  da Torino per studiare musica  e conquista tutti ,che  inizia a suonare con gli amici del quartiere, che poi lascia per fare un percorso individuale e  ha come Maestro il grande Claudio Abbado , che lotta contro la malattia  la conoscete ormai tutte/i. Non aggiungiamo altro e condividiamo le parole di Marco Rasconi Presidente nazionale della UILDM nell’intervista a Vita.it ecco il link : http://www.vita.it/it/article/2020/05/15/rasconi-uildm-bosso-ci-ha-insegnato-che-non-e-una-malattia-che-ci-puo-/155503/

E per finire il ricordo degli Statuto su Facebook, in una foto in cui Bosso “mod” giovanissimo indossa Rayban e giacca d’ordinanza: “Oggi perdiamo un amico, un fratello, un pezzo di noi

Ciao Maestro!

Paolo De Luca per consiglio direttivo dell’APIC

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