Le foto del Concerto per la vita 2019 in favore del Serafico di Assisi

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Grande partecipazione, dall’Umbria e non solo, al “Concerto per la vita 2019”, il grande evento a favore dell’Istituto Serafico di Assisi, che si è tenuto venerdì 4 ottobre, Giornata Nazionale del Dono nonché dedicata a San Francesco, al Teatro Lyrick. Nato dalla volontà di Mogol (ideatore e socio fondatore della Nazionale Italiana Cantanti), Paolo Belli (fondatore della Nazionale Italiana Cantanti) e Gianluca Pecchini (direttore generale NIC), il Concerto per la vita 2019 ha voluto dare un contributo concreto a una realtà unica come quella dell’istituto per sordomuti e ciechi, ente ecclesiastico senza scopo di lucro che si occupa della riabilitazione, psicoeducazione e assistenza socio-sanitaria di bambini e giovani adulti con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali.

Accompagnati dalla Paolo Belli Big Band, sul palco sono alternati Mogol, Paolo Belli, Arisa, Neri Marcorè, Simone Cristicchi, Morgan, Enrico Ruggeri, Marco Masini, Pupo, Riccardo Fogli, Paolo Vallesi, Rita Pavone, Mario Lavezzi, Amara, Giuseppe Anastasi, Gianmarco Carroccia, Raimondo Todaro e Veera Kinnunen e Ronn Moss. I ragazzi del Serafico hanno inoltre duettato con gli artisti. L’incasso del Concerto per la vita 2019 verrà utilizzato per sostenere il progetto “I letti di Francesco”, un’iniziativa pensata per i bambini disabili gravi che vivono in contesti di bisogno.

“Voglio esprimere tutta la mia gratitudine a Mogol, che ha preso a cuore sin da subito i ragazzi del Serafico, condividendo con Paolo Belli e Gianluca Pecchini – che ringrazio sentitamente insieme a tutta la Nazionale Italiana Cantanti – il grande impegno nella promozione della vita che, attraverso questo straordinario evento di solidarietà e la forza inclusiva della musica, ci permette di veicolare messaggi oggi più che mai importanti. Perché la musica appartiene a tutti, è priva di barriere ed è in grado di accarezzare il cuore delle persone”, ha detto Francesca Di Maolo, presidente dell’Istituto Serafico.

Dal 1871 a oggi l’Istituto Serafico> si è distinto per la capacità di adeguarsi continuamente ai cambiamenti socio-culturali e alle diverse forme di disabilità, costruendo una rete di servizi studiati per rispondere al meglio alle esigenze dei ragazzi e per il nucleo familiare. Il primo nucleo dell’Istituto Serafico ha avuto inizio il 17 settembre 1871 ad Assisi, in un palazzo vicino la Basilica di S. Francesco. Il suo fondatore, il frate francescano San Lodovico da Casoria, si fece carico di accogliere ragazzi sordi e ciechi, convinto che anche loro avrebbero potuto e dovuto avere un futuro. Affiancato dai Frati Bigi della Carità e dalle Suore Elisabettine Bigie, – istituto religioso da lui stesso fondato, il frate riuscì a coniugare l’assistenza degli ospiti con la loro educazione ed istruzione, prestando grande attenzione alla loro integrazione sociale. Negli anni dal Serafico sono usciti sarti, calzolai, fotografi, falegnami, intagliatori, ceramisti e operai sordomuti, mentre i non vedenti hanno imparato la lettura mediante il sistema Braille e la musica, conseguendo diploma di insegnanti, organisti e maestri di musica.

FOTO © Mauro Berti

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