Un convegno per l’anniversario della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia

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Il prossimo lunedì, 26 novembre, alle ore 15.00, presso la Camera dei Deputati (Palazzo Montecitorio, Sala della Lupa), il Centro Alti Studi Averroè di Souad Sbai promuoverà un convegno sul tema “Quale uguaglianza nei diritti umani?” in occasione del venticinquesimo anniversario della Convenzione per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, approvata dall’Assemblea Generale dellONU.

Il convegno prevede due sessioni. La prima, condotta da Nino Graziano Luca (da sempre impegnato nella difesa dei diritti umani pur nella convinzione del rispetto dei doveri), sarà incentrata sui diritti umani e la tutela della donna, in riferimento anche alle ultime notizie di stampa relative alle violenze fisiche e psicologiche subite da donne di ogni fascia d’età.

La seconda sessione moderata da Armando Manocchia si focalizzerà in modo particolare sui diritti del fanciullo.

I lavori del convegno saranno animati dagli interventi di esperti e studiosi nel campo dei diritti umani e della tutela delle categorie più vulnerabili.

La Convenzione, elaborata armonizzando esperienze culturali e giuridiche diverse, enuncia per la prima volta, in forma coerente, i diritti fondamentali che devono essere riconosciuti e garantiti a tutti i bambini del mondo, ed è rapidamente divenuta il trattato in materia di diritti umani con il maggior numero di ratifiche da parte degli Stati membri dell’ONU.

L’intento è quello di tutelare e salvaguardare i quattro principi fondamentali, ovvero la non discriminazione; il superiore interesse del fanciullo; il diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino; l’ascolto delle opinioni del minore e il riconoscimento della legittimità delle sue ragioni.

Troppe persone tra le categorie vulnerabili risultano ancora oggi oggetto di violenze fisiche e psicologiche, di abusi che la cronaca quotidianamente ci racconta.

Il compito della politica, delle associazioni per la tutela dei diritti umani, dei cittadini, è quello di rendere questa società più consapevole e informata su questi temi, in modo da garantire sempre e ad ogni livello la tutela e l’applicazione dei diritti umani, in particolare quelli dei bambini, degli adolescenti e delle donne.

 

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