Sostenere i bambini sordociechi donando loro una vita ricca e completa

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In Italia sono davvero tante le persone che non possono godere di una vita come la nostra. Non solo per motivi economici, ma anche e soprattutto per la presenza di alcune disabilità e malattie molto gravi, che impediscono loro di avere un rapporto con il mondo così come noi lo intendiamo quotidianamente.

brailleQuesto è un caso che riguarda, ad esempio, gli individui affetti da una disabilità sensoriale particolarmente limitante come la sordocecità: stando ai dati rilevati dall’Istat, infatti, sono circa 108.000 i cittadini italiani che soffrono di questa patologia. Secondo quanto dichiarato da Rossano Bartoli, si tratta di cifre che superano ogni previsione, che rompono un muro fatto di silenzi e che ci mettono di fronte alla dura realtà: una realtà che deve essere affrontata di petto quanto prima. Sordocecità: conoscerla per combatterla La sordocecità è una condizione che vede l’individuo privo del senso della vista e dell’udito, o con un parziale residuo di uno di essi, o di entrambi.

Da ciò si evince quanto possa essere grave la condizione di queste persone, letteralmente impossibilitate ad avere rapporti con la società e gli individui che li circondano. Inoltre, la situazione peggiora quando, insieme a questa doppia disabilità sensoriale, si aggiungono anche problemi e minorazioni a livello neuronale, che portano questi soggetti ad essere considerati pluriminorati psico-sensoriali. Per i motivi finora elencati, emerge la necessità di intervenire quanto prima, soprattutto per via del fatto che le terapie riabilitative sono molto più efficaci se effettuate in tenera età, superata la quale è praticamente impossibile intervenire: una missione che ha lo scopo di infrangere una barriera di buio e di silenzio che isola questi soggetti da qualsiasi forma di comunicazione e integrazione nel tessuto sociale.

Come sostenere le persone affette da sordocecità? In Italia esistono molte associazioni senza fini di lucro, che si occupano di raccogliere le donazioni dei cittadini e delle aziende per intervenire nell’importantissima fase di aiuto, non solo ai sordociechi ma anche alle loro famiglie. In questo senso, la Lega del Filo d’Oro è un’associazione che si occupa nello specifico dei bimbi sordociechi, e della realizzazione di progetti e programmi finalizzati al sostegno dei bambini a distanza. Inoltre, tale associazione permette anche di intervenire come volontari sul campo, contribuendo attivamente alle diverse iniziative a favore dei bambini disabili. Ed è proprio il volontariato una delle forme di sostegno più efficaci: non è un caso che esistano diversi progetti di volontariato lanciati proprio questa estate, come ad esempio ‘Sogna con noi’ e ‘Il filo della solidarietà’, che danno la possibilità a chi è interessato di impegnarsi per il supporto alle persone affette da minorazioni.

Il premio Louis Braille: rompere il silenzio è possibile Sono sempre più numerose le iniziative volte alla sensibilizzazione della cittadinanza, nei confronti delle persone affette da sordocecità. Un esempio di quanto appena detto è il XXI premio Louis Braille 2016, cerimonia che si è svolta lo scorso 8 settembre a Roma e che ha premiato tra gli altri il grande impegno dello staff del Policlinico Gemelli per le iniziative scientifiche volte alla realizzazione di protesi in grado di donare l’udito alle persone non udenti, e la UISP, che si occupa dello sport per sordociechi. Tale iniziativa è stata patrocinata dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ed è stata supportata dalla casa di produzione cinematografica Eliofilm.

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