Il ragazzo soffre di una ipocusia grave neurosensoriale bilaterale, diagnostica all’età di 8 anni. La sua passione nasce proprio a Milano mentre era sottoposto a degli esami. A 13 anni ha iniziato il conservatorio, fra alti e bassi, e poi è arrivato il diploma e un master per insegnare.
Un percorso che ha commosso tutti, Gerry Scotti in primis: “Io non ti farei nemmeno suonare. Una storia bellissima, una realtà e una speranza anche per ragazzi con problemi simili. Quando noi riusciamo a raccontare al sabato sera storie così abbiamo già vinto tutti quanti”.
Davide ha improvvisato al pianoforte uno dei suoi brani preferiti e ha lasciato di stucco tutti i giudici.
Maria De Filippi, curiosa ha posto al ragazzo una domanda: “Ma tu ti accorgi quando suoni bene o no? siamo solo noi a sentire tutto?”
Io quattro anni fa sono stato sottoposto ad un impianto cocleare, che mi aiuta a sentire tutte le frequenze, non proprio come una persona normale. E’ un grande aiuto per me….ma la musica non si sente soltanto attraverso l’udito, ma attraverso le mani e la mente. Nel mio percorso cercavo di studiare tutto nel registro grave e attraverso un processo di logica lo riportavo nel registro acuto. E’ stato uno studio folle. Se uno crede in qualcosa non esistono limiti”
Gerry Scotti: “Io penso che tu abbia scelto questo brano perché poi nello stretto delle tue mani, c’era tutta la tua rabbia, il tuo percorso il tuo dolore e soprattutto la tua vittoria”.
Teo Mammucari:“A parte la tua storia che è commovente e bella. Non hai imparato e hai vinto….è questo che sconvolge”.
Davide è passato direttamente in finale con quattro si e un cento da parte della giuria popolare.