Disabili e minori, nel II municipio servizi garantiti fino a dicembre. Ma per l’Oepac mancano 350mila euro

L'assestamento di bilancio "regala" 370.000 euro in più a via Dire Daua. Ma la Ragioneria è in difficoltà per l'assistenza agli alunni: "Ora che ci sono anche le paritarie la spesa cresce"

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La sede del II municipio a via Dire Daua (repertorio)

L’assestamento di bilancio approvato dall’assemblea capitolina a fine luglio dona un po’ di serenità ai servizi sociali del II municipio. Durante l’ultima commissione politiche sociali prima della pausa estiva, infatti, la dirigente dell’Area Sociale della direzione Socioeducativa, Cinzia Gicca, ha illustrato la situazione delle casse di via Dire Daua. I servizi per l’assistenza domiciliare ai disabili e l’accoglienza dei minori, inclusi quelli segnalati dal Tribunale, sono garantiti fino al 31 dicembre 2023, con possibilità di far scorrere anche la graduatoria. C’è un problema, però: i fondi per gli Oepac, gli operatori educativi che integrano l’attività degli insegnanti nelle scuole di primo e secondo grado, non sono sufficienti.

Il II municipio riceve 370mila euro per minori e disabili

Partiamo dalle liste d’attesa per minori e disabili. La dottoressa Gicca dà una buona notizia: “In variazione di bilancio abbiamo ricevuto 240.000 euro in più per l’accoglienza ai minori – spiega – e 130.000 euro per l’assistenza domiciliare alle persone con disabilità. Fino a luglio avevamo una copertura che arrivava a fine ottobre, adesso possiamo impegnare fino al 31 dicembre 2023. Nello specifico per i minori il bilancio, per la prima volta, ha messo in previsione le risorse anche per il 2024 e il 2025, questo significa che non dovremo fare più atti di impegno, con conseguente aggravio di lavoro per gli uffici, ma a gennaio di ogni anno avremo i fondi per 12 mesi e questo cambia molto nella nostra attività”. Con lo scorrimento della graduatoria, il II municipio può pensare anche di coprire le richieste arrivate per 8 utenti minori e di fare lo stesso per gli utenti con disabilità.

Allarme Oepac: mancano 350mila euro

Non vanno benissimo le cose, invece, quando si parla di Oepac, cioè le figure educative che si occupano di assistere gli alunni con disabilità nelle scuole primarie e secondarie, non solo comunali ma anche statali. E da fine 2022 anche le paritarie, che avevano impugnato il nuovo regolamento varato dall’assemblea capitolina ad aprile di un anno fa, vincendo il ricorso al Tar del Lazio. Anche gli studenti e le studentesse delle paritarie, dunque, hanno diritto all’assistenza Oepac durante la settimana: “Questo per noi – continua Gicca – ha significato un aggravio di 13 istituti primari e secondari. Il dipartimento capitolino ci ha chiesto, da un giorno all’altro, di quantificare le risorse necessarie per l’anno scolastico entrante e abbiamo stabilito un fabbisogno di 350.000 euro, che si riferisce solo al periodo da settembre a dicembre 2023, con la spesa totale che ammonta a 1.675.732,90 euro. Abbiamo gran parte di questa somma, che utilizzeremo finché sarà disponibile sperando che nel frattempo ci vengano riconosciuti anche quelli mancanti. Inoltre, il dipartimento l’8 agosto ci ha chiesto di aggiornare le previsioni di utenza, non siamo riusciti ancora a fornire un numero preciso perché quasi tutti i referenti delle scuole sono in ferie”.

Circa 4mila bambini a cui garantire il servizio

Finora, spiegano gli uffici, il II municipio ha fornito in media 14 ore a settimana per ogni bambino, in totale 4.000 utenti che hanno ricevuto l’assistenza di un Oepac, anche durante le gite scolastiche da aprile a maggio: “Ma se il bilancio comunale ha dei fondi definiti – lancia l’allarme la dottoressa Gicca – forse bisognerebbe fare una riflessione”. “Per ora – conclude la dirigente – sappiamo di avere circa 122.000 euro, oltre ai residui dei fondi stanziati a inizio 2023. Poi ci sono due capitoli del centro di costo dedicato alla disabilità per le attività parascolastiche, ognuno da 158.000 euro”. Ma evidentemente non è sufficiente e per garantire il servizio da gennaio 2024 in poi, dal Campidoglio dovranno mettere mano alla borsa. Non solo per il II municipio, presumibilmente.

di Valerio Valeri – RomaToday

 

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