di Luca Maurelli
Via della Scrofa, centro di Roma. Un marciapiede stretto che consente il passaggio pedonale su una via angusta a poca distanza dal Senato e dalla Camera è bloccato da una “trincea” di rifiuti. Sacchetti aperti, rovesciati e lasciati lì a bloccare il passaggio dei turisti per l’intero pomeriggio, costringendoli ad aggirare l’ostacolo. A un certo punto, una famiglia di sudamericani prova a percorrere quel marciapiede: un uomo spinge una ragazzina su una carrozzella per disabili. Si ritrova la strada sbarrata e come si vede dalla sequenza di foto, deve proseguire sulla carreggiata delle automobili. Chi arriva deve prendere atto che Roma, oggi, è un immondezzaio anche al centro. La prima foto da sinistra immortala lo sbarramento dei rifiuti di fronte, le altre due il tentativo di aggiramento dei turisti, e della ragazza disabile in carrozzina, dalla prospettiva opposta. Nessuno spazzino è stato avvistato in zona, mentre all’angolo successivo, quello che confina con via di Sant’Agostino, fanno bella mostra di sé cassette, sacchetti rovesciati e cartacce varie.
Roma invasa dai rifiuti nel silenzio del sindaco
“Roma è una discarica”, aveva detto qualche giorno fa Alessandro Gassmann, su Twitter, fotografando così le condizioni della capitale e pubblicando la foto di un cestino stracolmo di rifiuti. “Ci vuole ancora quanto per capire che questi cestelli per i rifiuti nel centro di Roma NON sono adatti?”, aveva scritto l’attore. “Ho camminato parecchio, la città è una discarica, come da ormai parecchi anni. Davvero uno schifo. Turisti disgustati, gabbiani sui tavoli e nei vicoli che mangiano resti…”. Come dargli torto?