Sport e inclusione, anche a Roma arriva il Baskin

Regole del basket con squadre composte da disabili e normodotati: la presentazione in Campidoglio

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Baskin è un’attività sportiva che si ispira al basket, ma punta all’inclusione.

Nato per permettere la partecipazione attiva di tutti: giocatori uomini e donne con qualsiasi disabilità sia fisica che mentale, insieme a persone normodotate. VIDEO

Presentato nella sala del Carroccio in Campidoglio, venerdì 14 ottobre, dall’assessora alle Politiche sociali e alla Salute, Barbara Funari, il “Progetto Baskin e oltre”, è promosso da Roma Capitale e dall’Ente italiano sport inclusivo (Eisi).

“Anche Roma vuole fare la sua parte per promuovere nei vari municipi il Baskin – dice l’assessora Funari -, che non è solo un’innovativa disciplina sportiva in crescita in varie città d’Italia, ma rappresenta anche un valido strumento educativo per favorire l’inclusione e creare occasioni di gioco e di divertimento tutti insieme. Un modello che va esteso e messo a frutto perché all’interno della squadra viene valorizzato il contributo di ogni persona, con l’intento di condividere obiettivi sportivi ma anche di apprezzare la ricchezza della diversità e far nascere relazioni affettive”.

Il Baskin, nato a Cremona nel 2001, è presente in quasi tutte le regioni italiane con oltre 150 associazioni sportive iscritte all’Eisi e 4 mila tesserati. Alla presentazione sono intervenuti anche il presidente dell’Eisi, Iacchetti Goffredo, il responsabile formazione Eisi Alexy Valet e il delegato Regionale Eisi Lazio Enzo Macchini. Per le istituzioni, la consigliera regionale Marta Bonafoni e il presidente della commissione Sport di Roma Capitale, Ferdinando Bonessio: “Proseguiremo su questa linea perchè è nostra intenzione promuovere questa disciplina su tutto il territorio di Roma”.

 

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