Anticipata al 31 marzo la scadenza per l’esenzione rifiuti Ama, perplessità per la presentazione della domanda a causa dello stravolgimento di tempi e modalità.
A rischio numerose agevolazioni.“
Anticipata al 31 marzo la scadenza per richiedere l’esenzione AMA per i rifiuti: nove mesi di differenza senza preavviso metteranno a rischio numerose richieste da parte degli indigenti. I capigruppi politici sottolineano le problematiche che scaturiranno da questa scelta. “Anticipando la scadenza per richiedere l’esenzione AMA dal 31 dicembre al 31 marzo 2021, senza peraltro dandone adeguata informazione ai cittadini, la giunta 5 Stelle tagliera’ fuori numerosi disabili, anziani e indigenti che, pur avendo diritto a non pagare la tassa sui rifiuti, verranno raggiunti tra qualche mese da un esoso bollettino Ama”. Spiegano in una nota Fabrizio Santori, dirigente romano della Lega Salvini premier ed Emiliano Corsi, capogruppo Lega V municipio.
Difficoltà di presentazione della domanda
A causa di alcuni cambiamenti relativi ai servizi di supporto per la compilazione e l’inoltro della richiesta, in molti hanno avuto diverse difficoltà. La chiusura al pubblico di uffici come i Caf e altri intermediari ha sottolineato la difficoltà nell’utilizzo delle piattaforme digitali attraverso internet. “La richiesta di esenzione prima veniva presentata dagli utenti attraverso l’ausilio principalmente dei Caf o altri intermediari abilitati tipo i commercialisti e invece ora, per problemi tecnici appare bloccata questa possibilità e dunque potrà essere fatta solo personalmente dagli utenti tramite lo Spid. Con la zona rossa imposta e le difficoltà relative all’accesso ai servizi e agli sportelli, che ormai vanno solo su prenotazioni rilasciate a mesi dalla richiesta, oltre al fatto che molti anziani non riescono ad attivare lo Spid perché’ non hanno cellulari di nuova generazione né tanto meno email”, osservano i due esponenti della Lega.
Sull’argomento si sono espressi inoltre Ettore Luttazi delegato alle Istituzioni e Enti locali e Alfredo Letizi, delegato Rifiuti e Ambiente, insieme a Anna Punzo coordinatrice del III Municipio e ai coordinatori cittadini Marco Cappa e Eleonora De Santis di Italia Viva Roma: “Non solo hanno anticipato la scadenza per la richiesta di esenzione della tassa sui rifiuti, ma lo hanno anche fatto male. Con una spregiudicatezza assurda, perché ormai è possibile presentare la richiesta solo se si è dotati di uno SPID personale e quindi neanche i CAF o i commercialisti che erano abilitati a farlo con i propri strumenti per più persone adesso sono impossibilitati perché c’è bisogno della SPID del diretto interessato. Questa decisione- continuano- colpisce soprattutto anziani e meno abbienti, quelli che hanno più diritto all’esenzione, che oltre a non avere competenze tecnologiche spesso non hanno il supporto tecnologico adeguato. Dire che è vergognoso è ben poco, ma sembra chiaro che il tentativo sia quello di fare cassa sulla pelle dei cittadini.”
Possibili numerosi ricorsi
L’insieme delle difficoltà riscontrate genererà in diverse richieste di ricorso, così come affermano alcuni rappresentanti delle istituzioni locali. “Gli scenari sono pessimi,-continuano– intanto molti cittadini che hanno diritto all’esenzione, si vedranno recapitare salati bollettini da pagare, ci saranno una pioggia di ricorsi che probabilmente però prevedono che prima si paghi per essere poi rimborsati per evitare che i pagamenti insoluti diventino cartelle esattoriali. Chiediamo che vengano prorogati i termini che venga fatta una opportuna comunicazione, che è stata inadeguata finora, e che si ripristini la possibilità di effettuare le pratiche anche presso commercialisti e CAF abilitati come in passato, tenendo presente anche delle difficoltà dovute alle restrizioni da zona rossa delle ultime due settimane e in generale previste dalle disposizioni anti covid che consentono di poter accedere a questi centri solo con apposito appuntamento.”