La montagna per tutti, tre persone con disabilità a 4.000 metri

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Sul Breithorn occidentale con il dual ski, progetto al via

Tre persone con disabilità saliranno questa estate ai 4.165 metri del Breithorn Occidentale, vetta italo-svizzera nel massiccio del Monte Rosa

Esperienze ad alta quota inclusive, per una montagna senza barriere, da realizzare nell’ambito del progetto ‘Alpinisti InSuperAbili…adrenalina inclusiva’

L’impresa sarà resa possibile dal ‘dual ski’, uno speciale presidio costituito da una seduta in resina o carbonio montata su un meccanismo basculante che a sua volta viene agganciato agli attacchi degli sci.

Un ausilio tecnologico che permette anche alle persone con disabilità motoria di sciare sulle piste battute o di avventurarsi in emozionanti gite sulla neve.

A vivere per prima questa esperienza sarà Chiara Benevenuta, medico di Torino che domani partirà da Breuil-Cervinia accompagnata da cinque persone. Il 12 luglio toccherà al valdostano Egidio Marchese, presidente della Disval (Disabili sportivi valdostani), mentre il 27 luglio sarà la volta di una terza persona, che a breve verrà scelta. Il programma prevede la salita con gli impianti di risalita fino al Piccolo Cervino; da lì partirà l’ascesa in cordata della squadra formata da esperti di alta montagna addetti al traino, con il supporto di altri professionisti dedicati invece alla sicurezza.

Un progetto che vuole “sensibilizzare la popolazione e offrire la possibilità a tutti di realizzare certi sogni”, sottolinea Chantal Vuillermoz, assessorz al Turismo, sport e montagna del Comune di Valtournenche. “Il Breithorn si presenta in ottime condizioni, anche se in cima non c’è ancora una bella traccia; questo potrebbe portarci a scegliere il monosci anziché il dual ski”, dicono gli ideatori del progetto, la guida alpina Roberto Ferraro e il formatore della Federazione italiana sport invernali paralimpici Daniele Boero. “‘Alpinisti InSuperAbili’ è all’edizione zero, ma come amministrazione siamo pronti a sostenerlo. Il supporto di maestri di sci, guide alpine, 118 e di altri componenti è fondamentale”, sottolinea l’assessore regionale al Turismo e sport, Giulio Grosjacques. “Ogni persona può affrontare un Quattromila, in fondo i problemi di freddo e meteo sono gli stessi”, spiega il dottor Luca Cavoretto, responsabile del soccorso 118 dell’Usl della Valle d’Aosta.

di Redazione Ansa

 

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