di Daniele Vaira
Il motto di SportAbili Alba è semplice e chiaro: “Se posso fare questo, posso fare tutto”. L’obiettivo primario dell’associazione, che ha la sede in via Fontanassa a Roddi, è quello di garantire a tutti la possibilità di vivere momenti di condivisione, di agonismo o di puro divertimento attraverso lo sport.
Spiega il vicepresidente Roberto Giacosa: “Vogliamo stimolare le persone con disabilità a provare nuove emozioni, creare amicizie vere, imparare ad essere autonomi e partecipi alla vita sociale. Attualmente siamo attivi in 12 discipline sportive: nuoto, sci, equitazione, ciclismo, basket, calcio a 5, danza, tennis, rafting, barca a vela, escursionismo e trekking. Possiamo contare su 400 atleti con disabilità impegnati nelle diverse discipline, 10 istruttori specializzati, 4 dipendenti e 90 volontari”.
Il fiore all’occhiello dell’associazione sportiva dilettantistica è l’acquisizione e la gestione del maneggio di Roddi, un progetto pensato durante la pandemia, che è stato chiamato Equi’. Spiega ancora Giacosa: “Si tratta di una struttura sportiva unica, un luogo magico, dove sono di casa equità di trattamento, ma soprattutto di uguali possibilità. È uno spazio aperto sia a chi, senza disabilità, vuole imparare a cavalcare e ha l’ambizione di cimentarsi in gare e concorsi, sia chi con disabilità vuole vivere le stesse emozioni e può farlo in un ambiente accessibile, sicuro e inclusivo”.
La macchina organizzativa è grande, le difficoltà economiche e burocratiche sono tante, ma la passione e le soddisfazioni sono ancora maggiori. “Un grande grazie va a tutti i volontari che sono il nostro motore. A volta basta un sorriso e un grazie dei ragazzi per dimenticare tutti i problemi e gli sforzi della giornata. Ultimamente abbiamo vissuto una grande emozione che vorrei condividere. Si è presentato da noi un ragazzo autistico, difficilmente inseribile in altre strutture, che all’inizio non voleva nemmeno scendere dalla macchina. Ora non solo sale a cavallo, ma ha deciso anche di fare nuoto”, racconta con soddisfazione Giacosa.
SportAbili Alba si muove anche grazie all’aiuto del territorio, attraverso donazioni di privati, aziende o sponsorizzazioni. E organizza eventi e raccolte fondi per sostenersi, oltre a diverse iniziative di educazione civica nelle scuole.
Conclude Giacosa: “Per noi è molto importante sensibilizzare i ragazzi su cosa voglia dire praticare lo sport con disabilità. Bisogna educarli all’ascolto e all’integrazione perché imparino ad accogliere e a valorizzare ciò che è diverso”.