Sport e disabilità: un progetto di ricerca sul doping

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Condotto dall’Università IUL e patrocinato dal Comitato Italiano Paralimpico, vuole studiare il livello di conoscenza del fenomeno tra gli sportivi con disabilità

SI CHIAMA “DopOff – Sport e disabilità fisica: progetto di ricerca e formazione sul fenomeno doping” ed è il progetto di ricerca dell’Università Telematica degli Studi IUL, patrocinato dal Comitato Italiano Paralimpico, ammesso al finanziamento dalla Sezione per la vigilanza e il controllo sul doping e la tutela della salute nelle attività sportive, da parte del Ministero della Salute Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria.

L’Ateneo IUL ha avviato un’indagine finalizzata a valutare il livello di conoscenza e consapevolezza di questo tema tra le persone disabili che praticano attività sportiva. La ricerca vuole restituire un quadro complessivo sul tema indagando nel mondo dello sport agonistico e dilettantistico, e punta a effettuare una mappatura del territorio a livello nazionale individuando eventuali differenze con gli sportivi normodotati. L’indagine mira non solo a indagare il tema del doping tradizionalmente inteso, ma anche ambiti correlati quali il rischio di assumere integratori inutili o in eccesso non prescritti, la pratica del boosting o altri metodi di doping poco noti.

Coordinatrice del progetto è Immacolata Messuri, professore associato di Pedagogia generale e sociale dell’Università Telematica degli studi IUL, mentre il Comitato scientifico è composto da Vincenzo Romano Spica, professore ordinario di Igiene, Università di Roma “Foro Italico”, Marco Bernardi, professore associato di Metodi e Didattica nelle attività motorie, Università di Roma La Sapienza, Fausto Benedetti, preside della Facoltà di Scienze della formazione, Università Telematica degli studi IUL.

Sulla base dei risultati del questionario che è stato predisposto dal board, verranno proposti interventi di formazione finalizzati a incrementare il grado di consapevolezza sul tema del doping con un focus specifico sulla disabilità; fornire conoscenza attraverso strumenti digitali innovativi, con l’obiettivo di fare cultura sulle tematiche.

Tante le Associazione e tante le Federazioni che hanno aderito: FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico), FIB (Federazione Italiana Bocce), FIPPS (Federazione Italiana Paralimpica Powerchair Sport), FIPIC (Federazione Italia Pallacanestro in Carrozzina), FISIP (Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici), FITA (Federazione Italiana Taekwondo), FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali), Federtennis e Federciclismo.

Diversi sono anche gli atleti che hanno supportato sui social il progetto, tra questi Jacopo Luchini, campione paralimpico di snowboarder, che ha recentemente conquistato due ori al Mondiale, Antonino Bossolo, l’azzurro del parataekwondo, la campionessa di bocce Cocca Visconti, capitano ed ex capitano della Nazionale di wheelchair hockey, Ion Jingea e Mattia Muratore e l’atleta paralimpica di basket in carrozzina Chiara Coltri.

Nell’ambito del progetto è prevista anche un’indagine quali/quantitativa sul livello di conoscenza del doping che fa propria anche l’approccio della Medicina Narrativa, della quale si occupa la Fondazione ISTUD, partner di IUL per il progetto DopOff, che è centro di riferimento a livello internazionale per quanto riguarda la medicina narrativa.

 

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