Nuovi taxi a Milano: licenza ottenuta dal 70% degli idonei del bando. Ma il servizio disabili è ancora in difficoltà

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Iter completato per otto auto bianche su dieci. Il nodo dei requisiti delle nuove vetture

La strada sembra in discesa ma alcune buche lungo il percorso ancora restano. Al momento il 70 per cento dei 336 tassisti, risultati idonei dal bando lanciato a novembre da Palazzo Marino per avere più auto bianche in più per strada, ha completato l’iter per il rilascio delle licenze messe a disposizione da Palazzo Marino. Dei 240 conducenti che hanno pagato per il permesso, a 130 tassisti è già stata rilasciata la licenza per circolare. Le prossime verranno assegnate nelle prossime settimane. Resta però il nodo delle vetture per il servizio disabili: solo sei dei 39 idonei hanno pagato la licenza.

La mancanza di auto bianche in città è nota a Palazzo Marino. Facendo due conti, l’amministrazione stima che servirebbero almeno mille taxi in più per strada. Però si fa quel che si può. E con la normativa vigente, quello che per ora si può fare, è aumentare al massimo del 20 per cento il parco taxi. Così a novembre Palazzo Marino ha pubblicato un bando per rilasciare 450 nuove licenze a pagamentoPer quella ordinaria il prezzo si aggirava intorno ai 97 mila euro. Per incentivare il rilascio di licenze per il servizio notturno e per quello dedicato ai disabili sono stati previsti degli sconti, rispettivamente del 30 e del 20 per cento, sul contributo richiesto ai tassisti.

Dopo l’approvazione della graduatoria a dicembre, le licenze da assegnare si sono ridotte a 336. Dei 246 che hanno partecipato per ottenere la licenza ordinaria il 78 per cento ha già pagato per avere il permesso di circolare. Per le 50 a disposizione per il servizio notturno, l’84 per cento ha già saldato. Il nodo resta però per il servizio disabili: solo 6 su 39 hanno pagato la licenza (il 15 per cento). Per questo è stata prevista una proroga fino ad aprile. A scoraggiare i conducenti non sarebbero solo i costi del permesso (77 mila euro) ma anche l’investimento per rendere la vettura in linea con le caratteristiche definite dal decreto Asset. Il provvedimento prevede, infatti, alcuni requisiti che le auto bianche devono soddisfare per circolare, come essere poco inquinanti. Requisiti che, però, nel caso del trasporto di persone con disabilità i tassisti — hanno riferito all’amministrazione — ritengono non facili da soddisfare.

I conducenti spiegano, infatti, che la maggior parte delle auto, utilizzate per il servizio, non sono in linea con le caratteristiche definite della normativa. Da qui nascerebbe la difficoltà a pagare la licenza: «Ci sono dei problemi, ma la legge nazionale non lasciava alternative», commenta l’assessora alla Mobilità Arianna Censi, evidenziando che per questo motivo «abbiamo lasciato più tempo per reperire il veicolo adatto, in modo da ampliare anche l’offerta di taxi che possano trasportare persone con disabilità».

Per i servizi ordinari e notturni sono partite, invece, in questi giorni le lettere di decadenza a chi non ha pagato la licenza. Decorso il termine di 60 giorni si procederà, verso la fine di aprile, con lo scorrimento della graduatoria. Al momento il ricavato dal pagamento delle licenze ammonta a circa 21 milioni. La somma, in base a quanto stabilito dalla legge nazionale, verrà poi distribuita tra i tassisti già in servizio.

Redazione Corriere

di Chiara Evangelista

 

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