Disabili, Fratoianni in carrozzella: “Le città devono essere a misura di tutti”

Il segretario di Sinistra italiana: "Una grandissima fatica ma è stata l'occasione per capire i problemi di chi subisce i disagi della mobilità ridotta"

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Il segretario di Sinistra italiana su una carrozzella per provare i disagi e le difficoltà di tanti disabili alle prese con le barriere architettoniche urbane.

Città senza barriere. Stamattina ero a San Donato Milanese, a sostegno della nostra lista e del candidato sindaco Gianfranco Ginelli. Ho incrociato Eleonora Evi, co-portavoce di Europa Verde e il loro responsabile nazionale delle politiche per la disabilità. Erano lì per una iniziativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Hanno proposto anche a me di provare per qualche minuto cosa voglia dire muoversi in carrozzella, in città. Ho accettato”, ha spiegato Nicola Fratoianni.

“È stata una grandissima fatica, ed è stata l’occasione -ha proseguito il leader di Si – per rendersi conto una volta di più che le nostre città non sono pensate per tutti. Dagli scivoli, al trasporto urbano pubblico. Dalla pericolosità di muoversi su strada alla quasi impossibilità di fare un tragitto su un marciapiede.”

Non è tollerabile che possano esserci cittadini a mobilità ridotta. Perché significa che ci sono persone di serie A e persone di serie B. Significa che non esiste pari accesso al diritto alla piena cittadinanza per tutte e tutti. E il problema non può essere solo di chi è in condizioni di mobilità ridotta, ma anche e soprattutto nostro, che non riusciamo a pensare e realizzare città aperte, senza barriere e pienamente vivibili da tutti. Abbiamo l’impegno di promuovere -ha concluso- città senza barriere ovunque amministriamo.”

 

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