Il centro storico si blinda: stop ai furbetti del triplo pass per disabili. Basta con l’affidamento a parenti e amici dei contrassegni che garantiscono l’accesso senza limiti alle zone a traffico limitato del centro storico, di Trastevere e di San Lorenzo.
Fine agli scambi (sospetti, al limite della compravendita e a volte messi a segno all’insaputa del titolare) delle autorizzazioni. Così ha deciso la giunta Gualtieri, approvando la delibera presentata ieri pomeriggio dall’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè.
Si tratta di una rivoluzione. Una mossa per fermare un andazzo insostenibile, ben oltre i confini della civiltà, e allo stesso tempo decongestionare il traffico nel salotto buono della capitale. Per dare la portata della nuova misura, bisogna partire dai numeri
A Roma ci sono 73.751 permessi per disabili regolarmente rilasciati dal Campidoglio. Ogni lasciapassare fino a ieri era associabile a tre targhe: nella “lista bianca” del Comune oggi ci sono 179.881 auto autorizzate a oltrepassare i varchi delle Ztl. Uno sciame di vetture in giro per il centro, spesso in contemporanea. Quindi nella maggior parte dei casi senza disabili a bordo.
Adesso sotto con la stretta: i 73.751 titolari dei cosiddetti Cude, contrassegni speciali di circolazione per persone con disabilità, dovranno indicare un mezzo principale e al massimo un altro veicolo, un’auto secondaria, utilizzabile solo temporaneamente e su espressa richiesta della persona a cui è intestato il pass.
Insomma, se le due auto associate allo stesso lasciapassare si troveranno contemporaneamente all’interno delle zone a traffico limitato, in assenza di comunicazioni del titolare a Roma Capitale per la seconda scatterà automaticamente la multa.
L’effetto in termini di decongestionamento e salvaguardia delle piazze e delle strade più frequentate dai turisti è assicurato: sono oltre 106 mila le macchine che non potranno più attraversare i varchi Ztl. Vetture che spesso posteggiano, facendosi scudo del pass disabili ma di fatto sostando senza titolo, sui parcheggi segnalati dalle strisce gialle.
“Con questa delibera scegliamo, sulla base delle regole nazionali, di tutelare realmente la libertà e i diritti di tutte quelle persone con disabilità titolate ad usufruire di questa opportunità. Resta intatta la possibilità di registrare targhe alternative temporanee, ma si limita il rischio che persone non titolate finiscano per occupare spazi e parcheggi dedicati a chi ne ha reale necessità”, spiega l’assessore Eugenio Patanè.
Quella varata ieri non è la prima misura del genere. Nel 2004 fu deciso un primo taglio dei pass, da cinque a tre. Ora diventano due, ma da utilizzare a fasi alterne. La misura impatterà con forza sul sistema della mobilità del I Municipio, quello più servito dal trasporto pubblico.
“È importante lavorare alla ridefinizione degli accessi alla Ztl, va realizzata una razionalizzazione degli ingressi. Siamo in una situazione di sovraffollamento. Questo è un primo passo”, commenta la minisindaca del centro storico, Lorenza Bonaccorsi.