Passeggeri contro Volotea: «Disabili senza assistenza»

Impossibile prenotare il supporto necessario per raggiungere l’area del check-in. La denuncia: «Lo possiamo richiedere solo in aeroporto, gestione discriminante»

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SASSARI. Un buco di comunicazione che rende impossibile salire sull’aereo in tranquillità. E scoraggia i viaggiatori. Molti rinuncerebbero di buon grado se non fosse che i voli, in questi casi, sono necessari per raggiungere strutture o cure che in Sardegna non sono disponibili.

CLAUDIO ZOCCHEDDU

Per questo diventa fondamentale assicurare il diritto di assistenza ai passeggeri con capacità motorie ridotte anche sui voli in regime di continuità territoriale effettuati da Volotea. Cosa che, sino ad oggi, sembra non capitare.

Il disservizio. I viaggiatori con disabilità, infatti, non riescono ad accedere al servizio di check-in on line offerto dal vettore spagnolo. Per loro l’unica possibilità è effettuarlo in aeroporto ma proprio questo passaggio genera la zona d’ombra che i portatori di handicap sono costretti ad affrontare prima dell’accesso al velivolo.

Non potendo risolvere la pratica tramite il web, l’arrivo dei passeggeri non può essere segnalato al personale dell’aeroporto che, quindi, non può accoglierli come sarebbe imposto dalla Carta dei disabili e dal regolamento aeroportuale dell’Enac. E lo spazio, fisico e temporale, tra l’arrivo in aeroporto e quello al banco del check-in diventa un ostacolo ripidissimo, che aumenta il coefficiente di difficoltà quando gli spazi da affrontare sono quelli dell’aeroporto di Fiumicino o di Linate. Perché Volotea si occupa dell’assistenza ai disabili solo dopo il check-in, sia alla partenza sia al ritorno. Senza possibilità di deroga.

Il racconto. «Uno dei miei familiari ha necessità di cure che può ricevere solo fuori dalla Sardegna – racconta Antonella – e non abbiamo mai avuto problemi in questo senso, con Alitalia ma anche con low cost come Ryanair. Da quando è arrivata Volotea, però, sono arrivati anche i problemi. Quando ho cercato di prenotare l’assistenza sul sito – continua Antonella – sono iniziate la difficoltà. Non riuscivo a richiedere il servizio, quindi ho chiamato il call center e l’operatore che, con molta cortesia e dopo aver contattato i colleghi in cerca di chiarimenti, mi ha confermato che questo tipo di assistenza parte da banco del check-in, a differenza di quanto accadeva prima con Alitalia».

Ma per un disabile un passaggio di questo tipo non è scontato, anzi: «Le difficoltà sono diverse e questa gestione è discriminante. Tra l’altro, gli operatori di Volotea non sanno nemmeno che esistono accordi e documenti che impongono alle compagnie la segnalazione della presenza di passeggeri con ridotte capacità motorie a bordo entro 48ore dalla partenza del volo, in modo che il personale dell’aeroporto possa organizzare l’assistenza già dall’arrivo nella struttura, come poi è sempre stato.

Sino a quando non verrà risolta questa situazione tanti passeggeri avranno i problemi che abbiamo trovato noi – conclude Antonella – ma che non dovrebbero esistere sui voli in continuità territoriale».

 

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