Da codici tattili a radiofrequenza, via a lavori piazza Cavour

Eliminazione delle barriere fisiche e sensoriali con codici tattili (Lve, Loges-vet-evolution), guide naturali sui percorsi, geometrie per capire dove ci si trova e scegliere un percorso sicuro; opere a tecnologia avanzata con sistemi in radiofrequenza e sensori capaci di comunicare con bastoni elettronici o gli smartphone.

Sono alcune delle soluzioni previste dal Comune di Ancona nell’ambito del Peba (Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche) per la piena accessibilità anche a persone portatrici di disabilità: il disciplinare del Peba è stato approvato dalla giunta a inizio mese, con la condivisione di associazioni quali Aniep (promozione difesa e protezione persone disabili), Uic (Unione italiana ciechi) ed Ens (Ente nazionale sordi); dà indicazioni tecniche sistematiche per i lavori pubblici.

Questi criteri, hanno spiegato la sindaca Valeria Mancinelli e gli assessori Paolo Manarini (lavori pubblici) e Emma Capogrossi (Servizi sociali) in videoconferenza, sono già utilizzati nei progetti in corso; ora proseguirà per zone l’attività – già finanziata – di eliminazione delle barriere architettoniche in città, per un piano concreto al fine di ‘ricucire’ i percorsi tra diverse aree già adeguate e dare così piena accessibilità ai luoghi e servizi cittadini.
Il Comune ha individuato le zone di maggiore intensità di servizi pubblici e di attraversamento che sono situate tra il porto di Ancona e il Passetto, suddividendoli in sei ambiti: a giorni partiranno i lavori nel primo, quello che riguarda parte della zona di Piazza Cavour. Gli altri ambiti che saranno via via interessati dagli interventi sono: l’altra parte di Piazza Cavour, Largo XXIV maggio, Viale della Vittoria-Piazza Diaz, Pineta del Passetto, Corso Garibaldi-Piazza Roma. Si tratta, ha spiegato Manarini di sei idee progetto con già disponibili i finanziamenti.

Tra i vari interventi anche la sistemazione del marciapiede tra la zona del Passetto e il curvone sopra il bar Sirena (200mila euro) per l’eliminazione delle residue barriere architettoniche e la piena accessibilità. (ANSA).

 

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