Soccorso senza barriere, Fand e Fish Calabria alla regione di integrare la delibera sui piani di protezione civile con l’analisi dei percorsi urbani che evidenziano le barriere architettoniche, così da completare la mappa sinottica della disabilità
“La regione Calabria integri la delibera di giunta 611/2019 (piani di protezione civile) recependo dai Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) l’analisi dei percorsi urbani che evidenziano le Barriere architettoniche, così da completare la mappa sinottica della disabilità”. Lo hanno chiesto le associazioni Soccorso senza barriere, Fand e Fish Calabria in un tavolo di lavoro regionale, che ha visto seduti insieme le organizzazioni e i rappresentanti istituzionali.
“Occorre compiere una scelta filosofica fondamentale: assumere come orientamento essenziale di qualsiasi intervento, disposizione o direttiva, l’obiettivo di fornire prioritariamente l’autonomia dell’individuo, principalmente, in emergenza. Investire con coerenza sull’autonomia delle persone con disabilità, oltre alle intuibili positività etiche e di politica sociale che ne discendono, significa anche operare scelte di salvaguardia della popolazione”: questa la priorità indicata da Maurizio Simone (Fand Calabria), Annunziata Coppedè (Fish Calabria) e Gianfranco Pisano (Presidente Soccorso senza Barriere) nel documento contenente la proposta di Integrazione alla DGR 611/2019 che definisce le Linee guida per la redazione del piano di protezione civile comunale Pianificazione d’emergenza e Piani per Eliminazione delle Barriere Architettoniche, presentato e consegnato nell’occasione.
Una relazione dettagliata nella cui premessa più volte si cita la convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità e si rimarca il netto cambio di rotta con il passato quando “le persone con disabilità ricoprivano un ruolo secondario nella pianificazione delle attività e nella ricerca di soluzioni per la riduzione del rischio nelle situazioni di disastro, di recente questa parte della popolazione è stata riconosciuta essere un target privilegiato nella risposta immediata ad interventi d’emergenza in caso di disastri naturali e guerre” così come recita la Carta di Verona sul salvataggio delle Persone con disabilità in caso di disastri.
L’impegno chiesto ha trovato la disponibilità della Regione Calabria e dei dirigenti presenti, sottolineano le associazioni, riportando le dichiarazioni dell’assessore Cantalfamo: “Ognuno per le proprie competenze provvederà all’ integrazione della DGR nel più breve tempo possibile”. “Quanto abbiamo chiesto – ribadiscono – è che la regione si assuma e faccia proprio il concetto di accessibilità come condizione necessaria al raggiungimento del requisito di sicurezza”. “Coscienti che tale obiettivo, così come discusso – concludono – non si presenta di veloce conseguimento, considerato che la pianificazione d’emergenza è di responsabilità dei singoli comuni”.