Sosta disabili, arriva Tommy 2.0: scova chi occupa abusivamente parcheggi dedicati

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ROMA – In occasione della Settimana europea della Mobilità, l’Automobile Club d’Italia e Roma Capitale avviano la sperimentazione estesa su strada del dispositivo “Tommy 2.0”, a tutela delle aree di sosta riservate ai disabili. Il prototipo di “Tommy”- la cui sperimentazione è stata approvata anche dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – è già stato testato in anteprima nazionale, sempre a Roma, ma varie trafile burocratiche ne hanno ostacolato il riconoscimento normativo e la diffusione sul territorio. Il dispositivo funziona attraverso un sensore che verifica l’occupazione dell’area ed attiva un segnale sonoro in presenza di veicoli non autorizzati. L’allarme si interrompe quando il parcheggio viene liberato dal trasgressore oppure con il telecomando abilitato.

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Durante i test finora condotti dall’Aci, la sensibilizzazione acustica e il conseguente “effetto gogna” per i trasgressori hanno dimostrato più efficacia della semplice sanzione nello scongiurare l’occupazione impropria degli spazi riservati ai disabili. “Tommy 2.0” sarà inizialmente istallato nel I e XIII Municipio, per poi essere esteso ad altre aree della città. La valenza sociale del progetto è stata riconosciuta anche dalla Federazione Internazionale dell’Automobile. Il nome Tommy deriva da Tommaso, figlio autistico di Gianluca Nicoletti, fondatore di Insettopia, onlus fondata sul principio di città ideale, in cui un disabile può parcheggiare nel posto assegnatogli senza temere di trovarlo occupato. Il progetto è stato poi ingegnerizzato da Aci Consult, società del gruppo Aci specializzata in servizi per l’ambiente e la mobilità

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