La Dream World Bridgestone Cup non è solo una gara, ma un vero e proprio evento internazionale. Centinaia i tifosi accorsi al Mugello per conoscere questi piloti speciali, i “DD”, che per l’intero weekend oltre a sfidarsi tra i cordoli hanno lanciato un messaggio importante: non c’è limite alla passione, la disabilità non è inabilità, bensì adattabilità.
A dimostrarlo su tutti, il francese Stephane Paulus, pilota paraplegico (non ha l’uso delle gambe e degli addominali), che al suo esordio sul tracciato toscano ha fatto registrare un incredibile 2.06, un tempo che gli permetterebbe di qualificarsi tranquillamente a metà griglia in alcuni trofei nazionali dove corrono i piloti normodotati. E come Luca Guerzoni, anche lui al battesimo del Mugello, che privo dell’arto superiore destro da meno di un anno, ha fermato il crono su 2.15.
Ventinove i partenti provenienti da Italia, Colombia, Francia, Belgio e Inghilterra. E quattro le categorie previste: Sitting, Upper Limb, Lower Limb e Lesser Impaider, sia per le 600cc. che per le 1000cc.
La direzione gara ha studiato per loro una partenza ad hoc mai sperimentata prima, per permettere anche ai piloti paraplegici (ben 8!), di partire dalla griglia: schierati in fondo, in modo da poter essere sorretti dal loro staff per la partenza, durante il warm up lap con la safety car avanti come avviene per le gare automobilistiche, hanno potuto riappropriarsi delle loro posizioni. Partenza lanciata dunque, eseguita perfettamente, che ha visto scattare in pole Daniele Barbero in sella al suo Suzuki 1000cc., alla testa della corsa con il passo di 2.04 fino al 6° giro quando purtroppo è incappato in una scivolata, lasciando aperta la bagarre per il primo posto assoluto tra Giusti, Buriani e il francese Pillard. Fuori dai giochi Paulus, che purtroppo incappa in una scivolata senza conseguenze all’ottavo giro. Nelle 600cc. gli italiani Ubaldini e Guerzoni riescono in pochi giri ad allungare sui diretti inseguitori.
Buona anche la prestazione del colombiano Christian Felipe Rodriguez che ha lavorato per un intero anno pur di essere presente a questa manifestazione, per la prima volta in sella a una Suzuki 600 adattata per lui dal team toscano SB Garage.
Grande incitamento da parte del pubblico durante i 10 giri di gara, grazie anche all’inconfondibile voce in cabina di commento di Giovanni Di Pillo, Max Temporali e Marco Melandri.
La classifica finale viene elaborata con l’applicazione dei coefficienti di disabilità come avviene per le paralimpiadi, e cambia le posizioni in alcune categorie: per la Sitting 600cc. vince l’inglese Michael Reynolds, mentre per la Sitting 1000cc. il francese Aurelien Doolaeghe. Podio tutto italiano per la categoria Upper Limb 600cc.con Guerzoni al primo posto, seguito da Arlati e Aranciofebo; nelle Upper Limb 1000cc. è invece il toscano Malagoli, fondatore e creatore di tutto questo movimento paralimpico, a salire sul gradino più alto del podio, seguito da Mariani. Nelle 600cc. Lower Limb vince Ubaldini, che precede Quintana e il francese Bleaud. Nella Categoria Lesser Impaired 1000cc. è il toscano Giusti a festeggiare sia il primo posto assoluto che di categoria, relegando alle proprie spalle Pillard e Buriani.
Il punteggio finale decide anche le classifiche del DD Bridgestone Cup, il campionato italiano riservato ai DD: per il secondo anno consecutivo Fabio Tagliabue si conferma vincitore nelle 1000cc., mentre nelle 600cc. il titolo va all’esordiente Luca Guerzoni.
Il podio è l’atto conclusivo di un evento memorabile: tanti gli inni nazionali suonati, come tanti i colori delle bandiere innalzate. E a rendere più magico questo momento ci hanno pensato i “big” di questo sport, presenti per l’intero weekend: Lorenzo Savadori, Marco Melandri, Giovanni Di Pillo, Max Temporali, Dario Marchetti, Gianluca Nannelli e Giancarlo Falappa hanno festeggiato insieme la chiusura di una straordinaria edizione della Dream Cup. Anche Lucio Cecchinello e Maddalena Corvaglia, impossibilitati a partecipare, hanno voluto sostenere questi ragazzi con un videomessaggio. Assenti invece le istituzioni, Federazione Motociclistica e CIP.
Si conclude con una crescita esponenziale la stagione agonistica 2016 dedicata al motociclismo paralimpico, crescita resa possibile grazie al grande sforzo della Onlus DD Diversamente Disabili e ai partner di questa associazione (Bridgestone, Premier, Leasys, Ottobock e Ortopedia Michelotti) che hanno dato un contributo determinante a trasformare un sogno, nato solo 3 anni fa dall’idea di un ragazzo divenuto disabile a seguito di in un incidente stradale in moto, in una bellissima e concreta realtà internazionale.