L’ambizioso progetto sfrutta l’arteterapia come supporto alla terapia riabilitativa per persone con disabilità e non solo
“Cur’Arti”: nasce il primo museo ambulatorio all’ospedale CTO di Napoli. Il progetto coniuga l’arte alla riabilitazione di pazienti non vedenti e con disabilità neuro cognitive.
I colori, i suoni e le luci forniscono infatti stimoli sensoriali per persone con autismo, disabilità e malati di Alzheimer.
Cur’Arti: il primo museo ambulatorio a Napoli
Cur’Arti è il primo museo ambulatorio d’Italia: l’innovativo progetto è infatti nato all’interno dell’ospedale CTO di Napoli. L’idea è quella di Francesca Barrella, medico internista e soprattutto grande sostenitrice dei vantaggi dell’arteterapia.
Proprio l’arteterapia è alla base del museo ambulatorio: l’idea, quindi, che attraverso l’arte si possa agevolare la guarigione o la generale la salute dei pazienti. In particolare, l’arte può essere sfruttata come supporto alla terapia riabilitativa per persone con disabilità, malati di Alzheimer. Ma non solo: anche persone con autismo o adolescenti che attraverso fasi di disagio giovanile.
Il museo Cur’Arti, in particolare, si presenta come un museo sensoriale, che attraverso luci, colori e suoni stimolerà la sensibilità dei pazienti. Tra le sale anche una dotata infatti di pannelli tattili per persone ipovedenti e non vedenti ed una multisensoriale indirizzata soprattutto a persone malate di Alzheimer e bambini con autismo.
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