di Maria Salerno
PESCIA. La “Madonna del Baldacchino” di Raffaello che torna a Pescia dopo 326 anni rappresenta sicuramente un evento “straordinario”, ma a renderlo ancora più speciale è il fatto che sia un evento realmente inclusivo, ovvero accessibile a tutti. Anche le persone che presentano disabilità motorie (e non solo), infatti, potranno accedere alla mostra e fruirne in autonomia non solo grazie alle rampe metalliche che sono state montate all’esterno e che danno accesso al duomo, ma anche a quelle collocate a livello del presbiterio e della cappella Turini, all’interno della quale la pala d’altare è stata collocata. Tutto questo consentirà a chiunque di vivere un’esperienza culturale in completa libertà.
Sembrerebbe un’affermazione quasi banale, soprattutto nel 2023, ma chi calpesta il mondo su una sedia a rotelle sa bene che la sua disabilità è tanto più invalidante quante sono le barriere architettoniche o funzionali che incontra. Lo sa bene Tommaso Fanucci, 26 anni, che da quando è nato non hai mai camminato, ma questo non ha mai rappresentato un freno alla sua instancabile curiosità intellettuale, all’interesse per l’arte, la cultura, il giornalismo e all’amore viscerale per la natura. Per tutte queste ragioni, Tommaso era tra coloro che aspettavano con trepidazione l’arrivo in cattedrale dell’importante opera di Raffaello dalla Galleria Palatina di Palazzo Pitti, dove è abitualmente esposta, ma allo stesso tempo temeva di non poterne fruire liberamente.
Tommaso sapeva, infatti, che il duomo di Pescia normalmente non consente l’accesso ai disabili, ma sperava in cuor suo che in occasione dell’evento qualcosa cambiasse. E così è stato. Per espressa volontà della Diocesi l’evento è stato reso completamente accessibile. È stata un’emozione fortissima per Tommaso contemplare quella che lui stesso ha definito “un’opera di rara bellezza”, ma subito dopo la visita non ha potuto fare a meno di domandarsi: cosa accadrà dopo luglio, quando Raffaello farà ritorno alle Gallerie degli Uffizi? La cattedrale sarà ancora accessibile? Lo abbiamo domandato alla Diocesi, che con gioia ha rassicurato circa il fatto che la cattedrale rimarrà sì, accessibile.
Le rampe metalliche, approntate per l’occasione, infatti, rimarranno fin tanto che sarà realizzato un intervento strutturale, in accordo con la Sovrintendenza, volto a garantire la fruizione del duomo di Pescia a chiunque abbia capacità motoria limitata, che si traduce non solo nell’abbattimento delle barriere architettoniche, ma anche nell’installazione di tutti gli ausili necessari. «Un’operazione fondamentale, anche in considerazione dei lavori di restauro di cui la cattedrale è stata oggetto negli ultimi mesi – ha sottolineato la Diocesi – e che avremmo voluto fosse già stata realizzata prima dell’inaugurazione della mostra, ma purtroppo non è stato possibile». Un responsabile della Soprintendenza, inoltre, si è impegnato col vescovo Filippini affinché l’intervento in questione venga realizzato in tempi celeri. Tommaso ringrazia pubblicamente la Diocesi per la sensibilità dimostrata.