In una storia su Instagram l’influencer ha raccontato la sua disavventura. La risposta della direzione: «La donna ha avuto il pass prioritario insieme a tutto il suo gruppo, in quanto accompagnatrice di un ospite ipovedente»
In una storia su Instagram la giovane influencer Nina Rima ha raccontato come un fine settimana di piacere a Gardaland si è trasformato in una disavventura. La 22enne «modella bionica», come lei stessa ha voluto definirsi dopo aver subito l’amputazione della gamba sinistra nel 2017, in seguito a un incidente stradale, ha un profilo social seguito da centomila follower. A loro si è rivolta, ripercorrendo passo passo il suo fine settimana di Halloween al parco divertimenti in cui le hanno negato la possibilità di ottenere il cosiddetto “saltafila” perché «non abbastanza disabile».
Secondo il racconto della ragazza, un addetta di Gardaland, dopo averle chiesto di mostrare la documentazione, le avrebbe detto che la sua percentuale di invalidità non era sufficiente per saltare la fila. «Una signorina – afferma sui social – mi ha detto che comunque una “mezza gamba” ce l’ho. Se invece mi fosse mancato il ginocchio avrei potuto saltare le code. Non mi ero mai sentita così rifiutata e non capita»
«Tralascio i disservizi dell’hotel perché su due sere non ne è andata bene una. Ci siamo ritrovati a discutere con il direttore per cose assurde. Eravamo in quattro e tutti siamo rimasti sconvolti..». È l’esordio della modella su Instagram che insieme alla famiglia aveva deciso di andare al parco giochi per festeggiare il primo compleanno della figlia Zoe.
«La parte più sconvolgente è quella del parco» continua Nina. «Veniamo informati che essendo io disabile mi avrebbero rimborsato il biglietto perché non avrei dovuto pagarlo. Online non era possibile anche perché abbiamo fatto un pacchetto completo – spiega –. Poi passiamo dalla parte dei disabili per ricevere i braccialetti “saltacoda”. Mi hanno chiesto la disabilità, ho fatto vedere che mi mancava una gamba e il verbale dell’invalidità, ma, secondo loro, non era abbastanza».
«Un po’ innervosita» ha chiesto spiegazioni e la risposta che le è stata data l’ha lasciata ancora più perplessa. «Se mi fosse mancato il ginocchio, fossi stata un’amputata transfemorale, avrei potuto saltare le code. Allo stesso tempo ero troppo disabile per salire sulle giostre». «Nella loro scaletta dei disabili quelli che possono accedere ai giochi sono quelli che hanno disabilità sensoriali – continua –. Credo non ci siano disabili di serie A e B e, penso, non si possa vietare il divertimento a chi è disabile».
La modella accusa Gardaland di essere un «luogo inaccessibile» e di aver ricevuto tante testimonianze e storie su Instagram di altra gente che ha avuto problemi al parco giochi. «Ho visto tante persone con stampelle e disabilità motorie farsi il parco a piedi» spiega Nina, che si sofferma anche sul fatto che «c’erano troppe persone all’interno». Una situazione che l’ha toccata e delusa tanto: «non mi sono mai sentita così rifiutata». Infine l’affondo al parco giochi: «Gardaland ha visto tutte le mie storie ma secondo voi ha fatto qualcosa? Mi hanno risposto? No».
La replica di Gardaland
Nella tarda mattinata di oggi, Gardaland replica alla disavventura raccontata dalla influencer e precisa che la donna «ha avuto il pass prioritario insieme a tutto il suo gruppo, in quanto accompagnatrice di un ospite ipovedente». Spiega inoltre che la giovane «non ha potuto accedere a 4 delle 35 attrazioni del Parco per ragioni di sicurezza, ovvero regole dettate dai costruttori e legate alla sua disabilità specifica». «Quando il gruppo ha avuto accesso al Parco – sottolinea la nota della direzione di Gardaland – , il nostro personale, altamente formato e preparato, per accogliere gli ospiti con disabilità, ha spiegato le limitazioni di accessibilità sia per la casistica sensoriale sia per la casistica di portatori di protesi. La signora non ha voluto portare con sé la Guida al Parco per Ospiti con Disabilità Fisica dove sono elencate chiaramente le attrazioni accessibili».
La società evidenzia che i requisiti di sicurezza per la fruizione di alcune attrazioni si basano su severe linee guida e migliori pratiche stabilite dai produttori delle attrazioni stesse e dalle associazioni di settore. «La salute e la sicurezza dei nostri ospiti – prosegue Gardaland – sono sempre la nostra priorità, siamo orgogliosi di essere un Resort inclusivo e accessibile e siamo davvero spiacenti per quanto apprendiamo. Cerchiamo di avere la massima attenzione verso ogni tipo di disabilità: abbiamo infatti dedicato uno specifico punto informazioni all’ingresso del Parco, con personale altamente formato e preparato, per accogliere gli ospiti con disabilità e una sezione sul nostro sito in modo da poter accedere a tutte le informazioni utili per la visita».