Allegra denuncia: «Una vacanza sull’Altopiano è traumatica per i disabili»

La denuncia dell'avvocato paladino dei disabili. Rigoni (Unione): «C’è molto da fare ma abbiamo fatto passi in avanti». Sella (Asiago): «Tanti investimenti»

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Asiago e l’Altopiano scalano le classifiche di gradimento dei turisti come località montane, secondo un sondaggio promosso dallo studio Jfc Consulenza turistica, ma vengono “bocciati” sul fronte dell’accessibilità.

La denuncia dell’avvocato Allegra: «L’altopiano non è accessibile»

«Per una persona che soffre di disabilità motoria, Asiago è davvero traumatico – commenta Mario Allegra, avvocato del foro di Vicenza e paladino dei portatori di handicap -. Sostengo da anni la battaglia dell’accessibilità, quella vera, perché anche i disabili motori hanno diritto di godersi le ferie senza preoccupazioni. Faccio questa critica ad Asiago infatti non per polemizzare ma perché frequentando il paese vorrei che potesse essere visitato anche da altri che, come me, hanno questo tipo di difficoltà. Purtroppo quasi tutti i locali non sono accessibili e i bagni ancora meno. Lo stesso museo cittadino ha il primo piano non accessibile al portatore di handicap. Io personalmente ho trovato che solo lo “Sporting Hotel e Spa”, nella recente ristrutturazione, abbia tenuto in considerazione l’accessibilità in maniera corretta, dimostrando grande sensibilità. Io mi metto a disposizione dell’Amministrazione comunale perché Asiago diventi davvero una città accessibile e accogliente, così da poter essere ammirata da tutti».

Un tema che si riaccende durante la stagione turistica

Le considerazioni del legale vicentino riportano al centro della discussione un tema che da tempo emerge durante le stagioni turistiche. Una questione che tutte le amministrazioni comunali devono affrontare perché l’Italia conta oltre 3 milioni di persone che convivono con una qualche forma di disabilità, numero che non prende in considerazione gli anziani e le loro difficoltà di deambulazione. E l’Istat stima che entro il 2035 il numero di disabili motori che vorranno fare le ferie in qualche località turistica aumenterà del 70 per cento, motivo questo che senz’altro deve spingere a investire di più nell’accessibilità, oltre alle ragioni etiche e morali. Secondo uno studio dell’Università del Surrey, tra l’altro, utenti con disabilità motoria potrebbero generare 80 miliardi di entrate per il mercato turistico mondiale. Purtroppo solo 45 Comuni in tutta la Penisola possono fregiarsi della “Bandiera lilla” assegnata a quelle località che proseguono con politiche per migliorare la propria accessibilità.

Il vicesindaco di Asiago, Sella: «Stiamo investendo molto»

«Stiamo investendo parecchio in progetti improntati proprio all’accessibilità, a partire dai marciapiedi che, man mano che li sistemiamo, vengono progettati per essere accessibili – illustra il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici di Asiago, Franco Sella -. La stessa pista ciclopedonale che stiamo portando avanti sarà percorribile senza difficoltà anche dalle sedie a rotelle». Un impegno verso l’accessibilità che il vicepresidente dell’Unione montana, Diego Rigoni, promette sarà al centro dei progetti per l’Altopiano del futuro. «Sicuramente ci vuole tempo, perché se da una parte c’è una forte spinta verso l’abbattimento delle barriere dall’altra ci sono vincoli burocratici legati ad edifici storici che rende tutto più difficile. Il nostro progetto “Hospitis”, per esempio, ha nell’accessibilità il suo fulcro, e nell’offerta turistica “Via delle Malghe”, oltre a essere indicati gli alpeggi accessibili, si è cercato anche di segnalare gli itinerari percorribili da chi è portatore di difficoltà motorie; infine ci sono già alberghi e servizi pensati specificatamente per le disabilità. C’è ancora strada da fare ma abbiamo anche fatto importanti passi in avanti».

Gerardo Rigoni

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