Chiede la pensione di disabilità all’INPS che rifiuta la richiesta
di Lorenzo Drigo
Il sistema pensionistico italiano si rivela essere una fondamentale fonte di sussistenza per moltissime persone, anziani soprattutto, ma anche per i portatori delle varie forme di disabilità. Lo è, anche e soprattutto, nel caso in cui si abbia a proprio carico un figlio malato in modo grave e ci si ritrovi, per una ragione o per un’altra, a fare i conti con una sola fonte di reddito. È la storia di moltissimi italiani, tra i quali anche del professionista napoletano Nicola Ponticiello, che si è visto rifiutare la pensione di disabilità da parte dall’INPS.
La sua storia è particolare e vale la pena portarla alla luce. Alla figlia di Ponticiello è stata diagnosticata anni fa una grave forma di encefalopatia cronica che richiede al padre ad assisterla nell’affrontare la patologia incurabile e degenerativa. La ragazza, infatti, non è in grado di essere autosufficiente a causa della sua malattia che la costringe anche ad affrontare delle lunghe e complesse terapie il cui costo è talvolta esorbitante (pari a circa 3.000 euro al mese a quanto riporta InvestireOggi). In tutto questo, la situazione economica dovuta all’emergenza coronavirus ha ulteriormente ridotto le finanze del professionista napoletano, incidendo sulla sua attività lavorativa.
INPS rifiuta la pensione di disabilità: lui fa causa, vince, ma viene ignorato
La storia di Nicola Ponticiello e di sua figlia gravemente e irreversibilmente malata, Francesca, è stata un crescendo di difficoltà. Le esose spese mediche che la ragazza deve affrontare non sono pareggiate dai sussidi statali percepiti dall’uomo, che è anche rimasto vedovo, vedendo gli introiti mensili della sua famiglia calare drasticamente. Sconfortato ed in difficoltà, il professionista napoletano ha provato a chiedere la pensione di disabilità per la figlia all’INPS. Nonostante lui abbia sottolineato a chiare lettere la gravità della loro situazione, l’Istituto ha rifiutato la domanda
L’uomo avrebbe dunque deciso di “portare” l’INPS davanti al Tribunale di Napoli che ha accolto il suo ricorso, notificando all’Istituto di Previdenza Sociale, attraverso Pec, l’ingiunzione a riconoscere a Ponticiello la pensione di disabilità per la figlia. Dalla causa vinta dal professionista è passato circa un anno, ma nonostante questo nulla sembra essere cambiato, con l’INPS che ancora non ha provveduto ad erogare la pensione. Ora il professionista si dice anche pronto a scrivere al Presidente della Repubblica pur di vedersi riconosciuto quello che è, a tutti gli effetti, un suo diritto