SANTA MARINELLA – Non c’è pace nella vita della disabile Alessandra Incoronato affetta da molti anni da amiotrofia spinale tipo 2 detta Sma.
Oltre ai gravi problemi economici evidenziati dalla messa in mora da parte dell’Enel che la costringerà a chiedere un aiuto a chi di dovere per pagare le bollette, altrimenti rimane al buio, l’Inps non le ha aumentato la pensione come previsto quale invalida al 100%. “Il numero della mia pensione è 00773566 – dice la Incoronato – una pensione anomala, dopo l’aumento nazionale per i disabili. Per chi ha avuto modo di vederla constaterà che dal dicembre del 2020, al posto di 3.000 euro, come hanno preso tutti, io ho preso solo la metà. Da allora ogni cedolino mensile è mancante di 400 euro. Mio marito non lavora per assistermi, e il nostro reddito è di 4.500 euro all’anno.
Ogni qualvolta che ho protestato su questa misera pensione, la loro risposta è stata quella del mio lavoro autonomo. Ma di quale lavoro autonomo parliamo? Lavoravo una o due volte al mese come centralinista, immobilizzata a letto, perché le nostre pensioni sono al di sotto della povertà. Questo, prima che uscisse il discorso dell’aumento delle pensioni, che non ho mai ricevuto da due anni così da prendere la pensione completa. Da un anno, mi trovo senza quel piccolo lavoretto, utile per comprare almeno le medicine essenziali. La pensione mi spetta di diritto.
Come mi spettano di diritto l’aumento previsto da una legge nazionale. Ancora non ho spiegazioni logiche del perché di questo grave errore che persiste e chiedo pertanto all’Inps che mi versi quanto mi è dovuto sin dal 2020”.