Le statistiche ufficiali dicono che circa 15 milioni e settecentomila persone sono coinvolte nell’assistenza, anche saltuaria, a persone disabili e non autosufficienti. Questo numero è destinato a salire, con grande aggravio dei costi nella spesa pubblica

Il ruolo dei volontari e delle  Associazioni ad essi collegate  risulta centrale  dispiegando una grande e concreta solidarietà verso i più fragili, ma spesso manca una visione d’insieme, un Piano organico. Si aspetta fiduciosi alle novità che potrebbero venire con il PNRR, anche se è presto per dirlo con certezza.

Il ruolo delle Istituzioni risulta comunque centrale per un disegno coerente e di grande respiro.

In Sicilia un primo segnale concreto arriva dalla Regione grazie all’attivazione di un telefono amico, una linea diretta  per fornire informazioni, assistenza  e ascolto a chi vive i problemi legati ad una condizione di disabilità, alle loro famiglie e alle associazioni che operano in questo ambito.

“Telefono D“ nasce grazie ad una convenzione sottoscritta dalla Regione, attraverso il dipartimento della Famiglia e delle Politiche sociali, l’Autorità del Garante della Persona con disabilità e dall’associazione “Ufficio Nazionale del Garante della Persona disabile” Onlus/Aps.

Il “telefono amico” (091.6850618), in funzione cinque giorni alla settimana e attivo dal lunedì al venerdì, dalle 11,00 alle 17,00, si avvarrà  di assistenti sociali e operatori del diritto,  coadiuvati dai volontari dell’Associazione Ufficio nazionale del Garante della persona disabile Onlus/Aps, appositamente formati.

In tempi di pandemia l’”ascolto” diventa ancora di più un bisogno centrale, come dichiara l’assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali, Antonio Scavone «L’idea di attivare un telefono amico con questa specifica funzione, nasce dalla constatazione che sussiste il bisogno di un supporto informativo, ma anche di accoglienza e ascolto dei problemi che si trovano ad affrontare le persone con disabilità e i loro familiari. Molto spesso si verificano situazioni di disagio, ma sarebbero sufficienti specifiche indicazioni e supporti per eliminare le barriere che determinano e aggravano le condizioni di disabilità, aumentando la sofferenza di chi non trova interlocutori esperti. Il nuovo servizio telefonico vuole rispondere a questa necessità».

Caterina Guercio

 

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