La casa lager e l’inchiesta. Parla l’avvocato: vogliamo chiarezza.
“Ci sono certe famiglie veramente sfortunate. E’ arrivata da poco la notizia che è morto Francesco Paolo Bua, quarantasei anni. Era il fratello di Samuele, morto suicida al carcere Pagliarelli ed era stato ospite della struttura di Castelbuono sotto inchiesta per i maltrattamenti ai disabili”.
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Quando la struttura gestita dalla Onlus Suor Rosina La Grua è finita sotto sequestro, tutti e 23 i pazienti sono stati contestualmente trasferii dall’Asp di Palermo. Bura era ospite dell’istituto geriatrico di Palermo.
La voce dell’avvocato Giorgio Bisagna è carica di pena. Lui è il legale che assiste Lucia Agnello, la mamma di Samuele, nella richiesta di verità e giustizia per il figlio
La sentenza di primo grado ha assolto i medici dell’istituto. Non sono responsabili dell’omicidio colposo di Samuele che nel novembre 2018 si uccise all’interno del penitenziario ad appena 29 anni. Ora quest’altra tragedia. “Ne sappiamo ancora poco – dice l’avvocato Bisagna – e aspettiamo ulteriori sviluppi, ma vogliamo vederci chiaro. Francesco Paolo Bua era disabile al cento per cento. Non sappiamo quanto e se sia stato coinvolto nei maltrattamenti di cui si parla, secondo le accuse, anche se la madre l’avrebbe riconosciuto in uno dei filmati. Ai parenti di recente era apparso molto deperito e scosso”.
Si è tanto scritto sulla casa ‘lager’ dei disabili di Castelbuono. Gli addebiti dovranno passare al vaglio delle sentenze. Ma tutti abbiamo visto immagini impressionanti. Qualche giorno fa, per un affievolimento delle esigenze cautelari, tre indagati sono stati scarcerati.