ROMA – L’assemblea nazionale dei quadri dirigenti dell’Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti, riunita in presenza a Roma e in modalità a distanza nelle scorse giornate del 30 e 31 ottobre 2021, ha accolto “con interesse e soddisfazione la presentazione da parte del Governo del disegno di legge delega in materia di accertamento delle condizioni di disabilità”, evidenziando tra l’altro che “risultano recepite le indicazioni migliorative e risolte molte delle numerose criticità emerse nelle prime fasi del percorso di elaborazione, poste in luce dalla stessa Unione attraverso il lavoro comune svolto nell’ambito della Fand.
Il testo presentato, infatti, contiene ora una visione ampia e complessiva sui temi della disabilità e sulle condizioni delle persone che la vivono, ponendo le basi concrete per una riforma profonda e significativa che sappia porre al centro innanzitutto la persona, i percorsi terapeutici, abilitativi e riabilitativi, formativi, di istruzione e di inserimento lavorativo, premessa irrinunciabile per un vero percorso di inclusione sociale e di conquista di quella dignità di esseri umani e di cittadini, da sempre perseguita dalla nostra Associazione nei suoi cento anni di storia.
Per la Uici “rimane comunque da risolvere il tema della rappresentanza reale e riconosciuta delle associazioni nazionali e si esprime inoltre la necessità di una norma chiara di salvaguardia dei diritti acquisiti e dei benefìci già raggiunti. Ci attende ora comunque un grande lavoro di confronto e interlocuzione con tutti i soggetti coinvolti, per rendere ulteriormente ricca di contenuti la legge delega, già a partire dal suo iter parlamentare, ma ancor di più, soprattutto, nella fase cruciale della emanazione dei decreti attuativi, prevista entro i venti mesi successivi alla promulgazione della legge”.
Prosegue Uici: “Quello, pertanto, sarà il momento più alto e significativo per dare finalmente al Paese un sistema moderno, equo, solidale ed efficiente per modalità, procedure e organismi di accertamento e presa in carico della persona con disabilità, al fine di pervenire a una vera, stabile e duratura conquista di dignità di cittadini per quanti vivono oggi questa difficile condizione umana e sociale”.
“Confidiamo che il Governo e le forze politiche – conclude l’associazione – sappiano mantenere aperti e fecondi i canali dell’ascolto e del dialogo, riconoscendo nelle associazioni realmente rappresentative delle persone con disabilità gli interlocutori insostituibili di un processo di rinnovamento generale che veda la disabilità stessa come valore trasversale a ogni tematica di riforma e di impiego delle risorse del PNRR: mobilità, scuola, formazione, prevenzione, digitalizzazione, cultura, sport, cittadinanza attiva”.