Disabilità, arrivano le “antenne” antidiscriminazione

Nasce l’Agenzia nazionale per il contrasto alla discriminazione delle persone con disabilità e delle loro famiglie, con un focus specifico sulle disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo. Prende il via il progetto di Anffas, che punta su rete di volontari-attivisti e formazione

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Un’agenzia nazionale per il contrasto alla discriminazione delle persone con disabilità e delle loro famiglie, con un focus specifico sulle disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo.

Prende il via il progetto “AAA – Antenne Antidiscriminazione Attive” di Anffas, realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali per l’annualità 2020. 

“Le attività del nuovo progetto si collocano – scrive Anffas presentando l’iniziativa –  in un contesto che vede l’Italia impegnata a proibire ogni forma di discriminazione fondata sulla disabilità, anche in virtù del fatto che la stessa Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità (Uncrpd) ratificata dall’Italia con L. 18/09 riconosce che tutte le persone sono uguali di fronte alla legge ed hanno diritto, senza alcuna discriminazione, a uguale protezione e beneficio.

La legislazione italiana comprendeva, inoltre, già prima della ratifica della Uncrpd, la legge n. 67/06, strumento che stabilisce un quadro di protezione legale a favore delle persone con disabilità vittime di discriminazione riconoscendo la tutela giudiziaria avverso qualsiasi discriminazione per disabilità con un procedimento speciale. La stessa legge prevede che siano legittimate ad agire in giudizio avverso discriminazioni per disabilità anche “le associazioni e gli enti individuati con decreto del Ministro per le pari opportunità, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali.

Il Dpcm del 2 ottobre 2015 ha riconosciuto quali soggetti legittimati 61 enti in Italia di cui 36 appartenenti alla rete associativa di Anffas”.In questo contesto si pone l’Agenzia pensata dall’organizzazione, che “avrà la funzione di coordinare una grande rete – coinvolgendo in primo luogo le associazioni Anffas iscritte nel registro nazionale delle associazioni legittimate ad agire ex L. 67/06, la rete degli sportelli locali Sai. (Servizio Accoglienza ed Informazione) Anffas, una rete nazionale di volontari-attivisti appositamente costituita chiamati “Antenne antidiscriminazione”, nonché la rete di organizzazioni e sportelli attivi sul tema a partire da quelle in seno agli Ets con i quali Anffas collabora, compreso il Centro Franco Bomprezzi-Ledha – per imparare a riconoscere, contrastare e rimuovere qualsiasi forma di pratica, atti ed attività discriminatorie ai danni di persone con disabilità”.

Tra gli obiettivi del progetto lo studio e monitoraggio sulle modalità per garantire concretamente la prevenzione ed il contrasto della discriminazione basata sulla disabilità;  la messa in rete di soggetti attivi o attivabili sia interni che esterni ad Anffas (sportelli informativi, enti pubblici e privati, associazioni legittimate ad agire ex L. 67, ecc.), la formazione di tutti i soggetti (a partire dalle stesse persone con disabilità, specie intellettive) coinvolti nel contrasto alla discriminazione sulle modalità per riconoscerla e contrastarla, sviluppando una rete attiva di volontari che divengano “Antenne antidiscriminazione”; il supporto concreto nei confronti delle persone con disabilità e dei loro familiari per il riconoscimento ed il contrasto delle discriminazioni, anche da un punto di vista giudiziario, e nei confronti di enti (pubblici e privati) per l’eliminazione delle discriminazioni e per l’attivazione di condizioni di pari opportunità; attività di impulso, sensibilizzazione ed informazione della comunità per facilitare il cambiamento culturale necessario.Prevista inoltre la pubblicazione di uno studio approfondito sullo stato attuale della discriminazione a danno delle persone con disabilità in Italia e sulle strategie per migliorare la situazione, con particolare riferimento all’introduzione nel sistema italiano del concetto di accomodamento ragionevole ed un focus sulle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo e loro famiglie.

Predisposte inoltre: un’indagine sulla discriminazione fondata sulla disabilità in Italia e sull’impatto che questa ha sulla Qualità di vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie; una serie di toolkit (contenenti informazioni, strumenti pratici, esempi, casi studio, griglie per il riconoscimento e la segnalazione di casi di discriminazione) sul contrasto alla discriminazione delle persone con disabilità rivolti nello specifico a persone con disabilità, in particolare con disabilità intellettiva e disturbi del neurosviluppo (in modalità accessibile, linguaggio facile da leggere e da capire).  familiari, referenti di sportelli informativi e di organizzazioni legittimate ad agire ai sensi della L. 67,. operatori del settore giuridico, la rete dei volontari attivisti della non discriminazione (“Antenne antidiscriminazione”) e operatori della comunicazione.Al progetto stati coinvolti e collaboreranno a vario titolo Enti del Terzo Settore, Istituzioni tra cui Forum Terzo Settore, Fish, Fondazione Nazionale Anffas Durante e Dopo di Noi, Ledha, Uniamo, ABC, Angsa ed Aipd.

Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)

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