PESCARA – Una quarantina di suore, la maggior parte anziane, dell’Istituto di viale De Cecco, a Pescara, sono state trasportate nel centro di accoglienza allestito al Pala Becci all’interno porto turistico, coordinato dal 118, dove sono state curate, accompagnate in ospedale oppure trasferite negli alberghi e nelle strutture messe a disposizione, grazie al contributo di protezione civile e bagnini della società Lifeguard.
Redazione Abruzzo Web
“Stavamo per andare in chiesa a fare la preghiera delle 15 – ha raccontato suor Maria Silvia al quotidiano Il Centro -, quando dalla finestra abbiamo visto il fuoco che sembrava venirci addosso. Ho anche sentito i ragazzi che gridavano, scappando dal parco vicino, poi scintille di fuoco nel giardino e fiamme sul cancello. Per fortuna, proprio in quegli istanti sono arrivati i vigili e ci hanno portato via”.«Io invece», spiega suor Erminia, «ho sentito il rumore del fuoco e quando ho visto le scintille in giardino, mi sono messa a gridare».
«Una scena», aggiunge suor Giustina, «che non potrò mai dimenticare. Ho sentito dei botti forti e poi gli alberi e il cancello che bruciavano».
Insieme alle religiose, soccorsi inoltre anziani e disabili. «Tutto – ha detto un residete di via Polacchi – è successo in fretta. Io in quel momento mi trovavo in casa. Dalle finestre ho visto il fuoco che era a una certa distanza, poi all’improvviso il cielo è diventato tutto scuro e me lo sono ritrovato in un terreno dietro casa. Subito mi sono preoccupato di allontanare da quell’inferno i miei bambini, i miei genitori e mia suocera disabile. Quindi insieme a dei vicini ho cercato di spegnere le fiamme in giardino. Nell’aria si respirava solo fumo. Un incubo. Spero che chi ha fatto questo, venga preso e punito».